Kamala Harris è la 49ª vicepresidente degli Stati Uniti d’America. Nel corso degli anni ha svolto numerosi ruoli in politica e in ambito legale, ognuno di grande impatto nella recente storia del paese.
Figlia di genitori immigrati, la sua crescita è avvenuta in un ambiente all’insegna dell’attivismo e dell’impegno civile, in cui la società statunitense esprime la quintessenza di quello che è il suo intreccio di fondo con la comunità afroamericana, latina e asiatica: un humus sociale altamente diversificato dal punto di vista umano e culturale.
Il motto di uno dei suoi punti di riferimento in questa fase, ovvero lo spazio performativo Rainbow Sign (frequentato da pensatori e leader di movimenti sociali), recitava: “per amore delle persone”. Questo slogan, all’insegna del più sincero spirito umanistico, la accompagnerà per tutta la sua futura carriera professionale e in ognuna delle sue lotte, riguardanti discriminazioni di genere, di etnicità e di ceto sociale.
La sua storia e i suoi preziosi consigli rappresentano così un percorso pieno di spunti utili a tutti coloro che vogliano cimentarsi in carriere politiche, capire complesse dinamiche aziendali o semplicemente apprendere di più sulla cultura degli Stati Uniti d’America. Il suo racconto è allo stesso tempo un’analisi dei problemi più profondi che la cultura statunitense sta vivendo e un’ode a ciò che la stessa società può ancora oggi offrire al mondo intero, nonostante la diminuzione della sua sfera d’influenza e l’emergere di altri attori globali: la tenacia nel credere nel progresso e la fiducia nel futuro, la capacità di riunire sotto un’unica bandiera comunità profondamente diverse e la lungimiranza nel prevedere possibili sviluppi sociali a seguito di avvenimenti storici, spesso imparando, senza non poche difficoltà, proprio dai suoi stessi errori.