Nella primavera del 2018 Jami Attenberg e Anne Gisleson sentivano il bisogno di ricavarsi un momento tutto per loro dedicato alla scrittura, tra i mille impegni lavorativi e famigliari. Così, decidono di sfidarsi a vicenda: per due settimane dovevano trovare il tempo di scrivere mille parole al giorno. Ma perché proprio mille parole? Per l’autrice mille parole al giorno rappresentano sia un obiettivo misurabile sia un efficace strumento di motivazione. Mille parole al giorno non sono così poche da non dare soddisfazione, né così tante da non riuscire a portare a termine il proprio obiettivo quotidiano. Per questo, scrivere mille parole al giorno è sempre stato il proposito di Jami Attenberg fin dall’inizio della sua carriera di scrittrice. Mille parole al giorno per cinque giorni alla settimana significa che in circa sei mesi Attenberg riesce a finire la prima bozza di un libro. Altri sei mesi sono poi necessari per perfezionare la bozza e renderla abbastanza chiara da condividerla con altri.
Il primo giorno della sfida Attenberg fa un post sui social media dicendo che stava intraprendendo un percorso intensivo di scrittura lungo due settimane. Nell’arco di qualche ora, tantissime persone le hanno scritto per unirsi alla sfida. Vista la richiesta, Attenberg decide di creare una mailing list per incoraggiare tutti gli iscritti. Finite le due settimane, quello che era partito come una semplice sfida per ritrovare l’ispirazione si era trasformato in un vero e proprio progetto letterario, con tanto di hashtag sui social media.