La parola economia deriva dal greco oikos, casa, e nomos, legge o regola. Partendo da come la famiglia gestisce i propri beni, l'economia studia e definisce come la società utilizza le proprie risorse: la terra e le sue ricchezze, i macchinari coinvolti nella produzione di beni e, non certo ultime, le persone e le loro capacità. L’economista britannico Lionel Robbins ha definito l’economia come lo studio della scarsità, perché la mancanza di disponibilità e il rapporto costo/opportunità mostrano un principio economico fondamentale: c’è sempre una scelta da fare, tra ospedali e stazioni ferroviarie, tra centri commerciali e campi da calcio. L’economia, quindi, riguarda il modo in cui utilizziamo le risorse scarse per soddisfare i bisogni, e anche come cambiano le scelte che si devono affrontare. Chi vive nelle società povere deve affrontare decisioni difficili: cibo per i bambini o antibiotici per una nonna malata? Nei paesi ricchi, questo capita raramente, più spesso le persone devono scegliere tra comprare un nuovo orologio e l'ultima versione del loro cellulare.
Pochi secoli prima della nascita di Cristo, civiltà antiche prosperavano in Mesopotamia, in Egitto, India e Cina e una nuova civiltà si sviluppava in Grecia. La riflessione su cosa significhi vivere in una società va di pari passo con la possibilità di parlare di economia complessa; dove complesso indica che la gente non produce il proprio cibo, ma ha i mezzi per procurarselo, condizione resa possibile dal fatto che agricoltura e allevamento sono arrivati al punto da poter generare surplus.
La scrittura è nata dal surplus, e la creazione delle monete rende possibile uscire dall'economia del baratto: il denaro crea un metro di misura del valore economico – ciò che vale qualcosa – e consente il passaggio del valore da persona a persona. Con i soldi non hai bisogno di trovare qualcuno che ti dia calzature in cambio del tuo raccolto di olive. Gli agricoltori imparano che possono guadagnare dalla vendita dei loro prodotti: il lucro è la differenza tra quanto costa coltivare e quanto si ricava dalla vendita. Ecco il commercio: comprare e vendere cose per fare soldi.
Le prime monete erano realizzate in elettro, una miscela naturale di argento e oro, nel VI secolo a.C. nel regno di Lidia, oggi parte della Turchia. Tuttavia, il denaro decollò davvero nell’antica Grecia. Anche i campioni olimpici venivano onorati con denaro, ricevendo 500 dracme ciascuno. Nel V secolo a.C. esistevano in Grecia quasi 100 zecche che producevano monete. Un fiume d'argento che faceva girare la ruota del commercio.