Per accendere un fuoco servono diversi elementi disposti secondo una pianificazione ben precisa. Si inizia con della carta, quindi si aggiungono dei rametti di piccola dimensione in modo da creare una piramide e, solo a questo punto, si possono disporre i ciocchi, quei grossi pezzi di legno in grado di ardere a lungo. C’è un elemento però che spesso si tende a tralasciare quando si imposta la legna per accendere un fuoco ed è lo spazio. È lo spazio tra i diversi elementi combustibili che permette al fuoco di accendersi e continuare a bruciare. Senza uno spazio adeguato il fuoco muore in pochi secondi perché non ha l’ossigeno sufficiente per bruciare.
Questa legge della natura è valida anche nella nostra vita, specialmente in quella lavorativa. Quando la nostra settimana è densa di impegni tanto da assomigliare all’ultima schermata di una partita di Tetris allora abbiamo un problema. Non c’è abbastanza ossigeno per far bruciare il nostro fuoco e a poco serve dare fondo ai fiammiferi che abbiamo a disposizione nel vano tentativo di tenere in vita una fiamma che si sta inesorabilmente spegnendo.
La vita nel ventunesimo secolo ci ha intrappolato in una trance di finta produttività. Nella mente di molte persone essere impegnati equivale a essere produttivi ma in realtà non è così: si può essere molto impegnati ma poco produttivi e viceversa. A questo si aggiunge il fatto che tutto sembra essere urgente, che si tratti di scrivere un'email o di salvare una vita. Questa costante pressione ci imprigiona in una dimensione di stress continuo e questo in breve tempo ci porta a sentirci sopraffatti e sempre più incapaci di staccare. Rallentare, o anche solo concedersi una pausa di tanto in tanto, ci fa sentire a disagio: non siamo più abituati e rispondiamo a questo senso d’ansia crescente tipico dell’astinenza con un calendario traboccante di impegni. E mentre il tempo scorre e questo schema si ripete giorno dopo giorno, le persone iniziano anche a sentirsi sempre più in colpa perché trascurano la propria famiglia, la propria salute e i propri sogni nel nome di non si sa neanche bene cosa, ormai.