In questi tempi così caotici e frenetici sono sempre di più le persone che desiderano liberarsi degli eccessi e della confusione, avere relazioni migliori con gli altri e vivere in una casa ordinata e senza troppi oggetti. Per la prima volta nella storia l’idea di una vita più semplice è diventata parte importante della visione collettiva della felicità. Per la prima volta si fa strada l’idea che possedere meno cose permetta di vivere una vita migliore, invece che rincorrere la volontà di arricchirsi a ogni costo. Un esempio lampante di ciò è quello di David Rockefeller, nipote ed erede del più grande imprenditore di tutti i tempi. Quando dovette progettare la propria abitazione aveva davanti a sé tutte le opzioni possibili. Avrebbe potuto costruire una casa grande e maestosa ma il suo desiderio fu quello di costruire una casa modesta e informale.
Questo desiderio di semplificazione può essere rintracciato in ogni aspetto della vita sociale e materiale, come per esempio nell’abbigliamento. Fin dall’inizio della storia di cui possediamo documenti, chiunque avesse uno status e una ricchezza cercava di trasmettere la propria posizione attraverso la ricchezza e lo splendore di ciò che indossava. Nessun imperatore azteco si sarebbe mai vestito con gli stessi abiti indossati dai propri sudditi ma la modernità ha portato a un cambiamento radicale. Infatti oggi chi ha un grande potere opta spesso per l’abbigliamento più semplice, come nel caso di Steve Jobs. Qualcosa di molto simile è avvenuto anche con le nostre abitudini alimentari e con le tecniche artistiche.
Perché siamo diventati così nostalgici delle cose semplici? Cosa sta rendendo così attraenti gli oggetti essenziali, le case modeste e le maniere dirette e informali? Possiamo nuovamente fare riferimento al passato e analizzare una figura storica controversa come quella di Maria Antonietta, che era ossessionata dalla volontà di esibire il proprio status sociale. Il motivo di questo esibizionismo era dettato dalla paura per la facilità e per la violenza con cui avrebbe potuto perdere tutto da un momento all’altro. La sicurezza della propria posizione sociale era ciò che mancava a Maria Antonietta, così come mancava alla maggior parte delle persone della sua cerchia sociale.