La situazione dei marchi commerciali sta mutando proprio in questo momento. Per capirlo basta aprire Instagram e studiare il feed che appare davanti ai nostri occhi: quanti sono i brand che conosciamo dall'infanzia e quanti invece quelli che vediamo per la prima volta? La risposta sarà che questi ultimi sono in numero incredibilmente maggiore rispetto ai brand storici. Oggi il mercato è composto dai pochi marchi tradizionali sopravvissuti e un vero e proprio oceano di startup. Ognuna di queste nuove aziende ha un obiettivo: farsi strada con la propria idea innovativa e rivoluzionare il mercato.
Ne consegue che anche il lancio di una nostra eventuale startup farà parte di questo nuovo flusso e, anche nel caso in cui la nostra idea sia davvero rivoluzionaria, dovremo combattere con la marea di altre nuove aziende altrettanto agguerrite per avere la poca attenzione del pubblico. Questa battaglia per essere visibili non può più essere combattuta con la pubblicità o acquistando spazi sui media, perché ormai il mercato è saturo, né con la sola bontà di prodotti e servizi. L'unico modo per battersi - e infine vincere - è puntare tutto sulla costruzione del brand.
Se andiamo a studiare più a fondo il successo delle nuove compagnie vincenti sul mercato, quelle che sono per davvero riuscite a fare leva sulla propria idea e a farsi notare a tal punto da ossessionare i propri clienti, scopriremo infatti che il nuovo modello si basa proprio sul marchio. Questo non significa fare branding nel modo in cui tante aziende intendono, ossia curando semplicemente l'immagine coordinata di logo e grafiche dopo aver trovato un nome accattivante, ma va oltre: costruire un brand oggi è un'impresa che deve andare in profondità, spesso trovando la sua origine nella radice stessa di un'azienda o di un prodotto. Creare un marchio è un passo che è meglio fare a priori, ancora prima di lanciare il prodotto sul mercato, e che deve fare i conti con la storia dei fondatori, i bisogni dei futuri clienti e l'etica.
Se ieri fare branding vecchio stile poteva essere accettato e perdonato dal pubblico, oggi per coglierne l'attenzione e farlo innamorare è cruciale puntare sulla comunanza di intenti e valori, sulla trasparenza e sul dialogo. Sono finiti i tempi delle aziende che offrivano un raffinato monologo ai possibili clienti per invogliarli ad acquistare: oggi sono questi ultimi a decidere dove va il mercato, e per farlo vogliono dialogare e approvare. In cambio, offrono alla manciata di aziende selezionate una fedeltà senza precedenti, una vera e propria ossessione che, come un’onda, può portarle molto in alto.