Per chi è fortunato come l’autrice, la famiglia è come quel vecchio maglione che hai nel cassetto. Potrebbe essere un po’ vecchio, magari anche con qualche buco qua e là, ma è sempre lì, pronto a darti calore quando ne hai bisogno. È il legame che resta saldo nonostante le distanze, le differenze e persino il tempo che passa. È il porto sicuro in cui si può sempre approdare quando il mare della vita diventa tempestoso. Il padre dell’autrice era il fulcro della sua famiglia. Con il suo sorriso accogliente e le sue parole sagge, sapeva sempre come farli sentire al sicuro. Non importava quanto fosse impegnato con il lavoro o quanti problemi dovesse affrontare, lui trovava sempre il tempo per la famiglia. Era il primo a incitare nei momenti di difficoltà e il primo a gioire per i loro successi.
La famiglia dovrebbe essere il rifugio in cui possiamo essere noi stessi senza paura di giudizi e l’autrice, con suo padre, poteva essere la versione più autentica di sé stessa. Non c'era bisogno di maschere o di fingere di essere qualcun altro. La sua accettazione incondizionata le ha insegnato il vero significato dell’amore. Anche quando la vita li ha portati lontano l’uno dall’altra, il legame familiare è rimasto saldo. Le telefonate, le videochiamate e le visite occasionali erano le corde invisibili che li tenevano uniti. Anche se fisicamente distanti, sapevano di poter contare l’uno sull’altro in qualsiasi momento.
La famiglia dovrebbe essere la costante della nostra vita che ci accompagna in ogni fase. Dai momenti di gioia alle sfide più difficili, si è sempre più forti quando si sta tutti insieme. È come avere un esercito di alleati pronti a combattere al nostro fianco. In un mondo che cambia così velocemente, la famiglia è la nostra ancora che ci tiene saldi a terra. È il legame che non si spezza, che ci ricorda chi siamo e da dove veniamo. È l'amore che ci tiene uniti, non importa quale distanza ne separi i suoi membri.