Awakening Joy

Gli autori partono dalla consapevolezza che quasi nessuno sappia di cosa si parla quando si parla di “gioia”. C’è chi pensa che coincida con la soddisfazione lavorativa e chi con un’euforia fanciullesca, poco adatta agli adulti in carriera. In realtà la gioia può essere parte integrante della vita di tutti i giorni e coltivarla è possibile con gli insegnamenti semplici del Buddha e degli altri mistici orientali.

Sembra strano pensare alla gioia come principio fondante del Buddhismo: la prima lezione da imparare è proprio che la sofferenza fa parte della vita. Smettere di sforzarci nell’evitarla è il primo passo verso la gioia. Possiamo chiamarla soddisfazione, contentezza o serenità, ma quel che conta è che educhiamo la nostra mente a captarla in ogni luogo. Il primo dei dieci passi consiste proprio nel formulare un proposito che risuoni reale e accettabile per noi. Per esempio “Respira”, “Rilassati”, “Preparati a una bella giornata” sono propositi che sembrano banali. Ripeterli a noi stessi nel corso della giornata, con sincera motivazione, ci aiuta a tendere la mente verso la gioia.