Si può vivere tre settimane senza mangiare. Si può vivere tre giorni senza bere acqua. Ma senza respirare possiamo resistere solo pochi minuti. E su questo siamo consapevoli tutti. Ciò che molti non sanno, però, è che la respirazione non serve solo a tenerci vivi. Da essa non dipende solo la durata della nostra vita. Dietro ogni respiro c’è molto, molto di più. Questo processo fisiologico, infatti, ha il potere di aumentare il nostro rilassamento e di migliorare lo stato della nostra salute. Si tratta di uno strumento potentissimo che impatta in maniera diretta sulla qualità della nostra vita. Eppure quanti di noi se ne rendono davvero conto?
È incredibile la quantità di benefici che derivano da una respirazione consapevole. Ne citiamo solo alcuni: miglioramento del sonno, della postura, della digestione. Respirare bene può dare anche sollievo in caso di dolore fisico e può regolare lo stato emozionale. Inoltre può migliorare le funzioni cognitive e ci permette di capire più profondamente le esigenze del nostro corpo. È come avere una freccia davvero formidabile al proprio arco, ma sfruttarla solo in minima parte.
Nel libro si afferma inoltre che respirare bene aiuta a ridurre gli effetti negativi del cosiddetto allostatic load. Con questa espressione ci si riferisce all'effetto cumulativo dello stress sul corpo nel tempo. Quando una persona è sempre stressata, il corpo può attivare risposte fisiologiche come l'aumento del battito cardiaco, la secrezione di ormoni come cortisolo e l'adrenalina, e l'infiammazione cronica. Queste risposte possono diventare dannose se persistono per tanti anni; l'ipertensione, il diabete, le malattie cardiache derivano proprio da questo stato di continuo allarme. Grazie alla respirazione consapevole, che è una pratica facile e alla portata di tutti, si possono attenuare gli effetti dello stress sul nostro corpo. E avere quindi una vita più lunga e felice.