Diventiamo mamme e ci dimentichiamo dei nostri bisogni, sogni e speranze: la famiglia e i bambini vengono prima di tutto. Sentiamo la pressione di dover essere sempre disponibili per i nostri piccoli e trascuriamo desideri e passioni.
Non esiste un solo tipo di mamma e soprattutto non esiste la mamma giusta. C’è chi si realizza completamente facendo la mamma a tempo pieno, e va benissimo. C’è chi sente il bisogno di avere qualcos’altro al di fuori della famiglia, magari un’attività in proprio da gestire stando a casa, e va altrettanto bene. Sono modalità differenti di contribuire al benessere della propria famiglia: smettiamola di preoccuparci, vanno bene entrambe, e smettiamola di fare inutili paragoni. Realizzarsi al di fuori della famiglia non significa essere cattive mamme; essere sempre disponibili ad ogni sospiro del nostro pargolo non ci rende necessariamente mamme esemplari. Se accettiamo di avere la casa in disordine e i figli scorrazzanti mentre lavoriamo al nostro progetto, possiamo buttarci in una nuova avventura entusiasmante, riuscendo a gestire sia il lavoro di genitore sia quello di imprenditore.