I Popoli dei Grandi Laghi americani hanno un rapporto con il mondo modellato dalla credenza che una creatura femminile, Skywoman, abbia creato un giardino per il benessere di tutti. Dall'altra parte, nella tradizione occidentale, la Bibbia racconta di una donna bandita dal giardino per aver mangiato il frutto di un albero. Alla madre degli uomini venne comandato di sottomettere il deserto in cui era stata gettata per poter sopravvivere.
Non importa quanto distanti possano essere dalla nostra coscienza, queste narrazioni plasmano il nostro rapporto col mondo, creando per alcuni la spinta a un generoso abbraccio, per altri la volontà di vincere e imporsi sul mondo. Per i Nativi dei Grandi Laghi, la genitrice ancestrale è una giardiniera che ha collaborato alla crescita del mondo che sarebbe stata la casa dei suoi discendenti. Per gli Occidentali, Eva è un'esule che attraversa un mondo alieno diretta verso la sua vera casa, il Paradiso.
Nella tradizione occidentale esiste una gerarchia tra gli esseri viventi che pone all’apice dell’evoluzione l'essere umano - il beniamino della Creazione - e le piante alla base. Nella tradizione nativa, al contrario, le persone sono spesso indicate come "i fratelli minori della creazione", si ammette che il genere umano ha una minima esperienza su come vivere e che si deve guardare alle altre specie per avere una guida.
La saggezza delle piante è evidente dal modo in cui vivono. Sono qui da molto più tempo di noi e abitano sia sopra sia sotto terra. Sanno come ricavare cibo e medicine dalla luce e dall'acqua, beni che poi distribuiscono attorno a sé.