Cose di Cosa Nostra

Giovanni Falcone, Marcelle Padovani

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Cose di Cosa Nostra è il frutto di 20 interviste fatte tra il marzo ed il giugno del 1991 e di una conoscenza ed un sodalizio professionale di lunga data tra la giornalista Marcelle Padovani e il Magistrato Giovanni Falcone. Il primo incontro tra di loro avvenne nel 1984 al Tribunale di Palermo per poi proseguire negli anni e arricchirsi in occasione di un film ed un libro sulla vita ed il lavoro di Falcone. Questo libro non ha pretesa di voler esporre tutto quanto si sa della mafia né tutto il lavoro di Falcone ma ha il pregio di fare luce sul perché la mafia siciliana costituisse un fenomeno tanto pervasivo, pericoloso e implacabile quanto più rappresenta un sistema logico e coerente con regole ferree.

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Analisi e idee chiave

01.

La mafia è un fenomeno da sempre sottovalutato dallo stato e contrastato con armi ed intenzioni insufficienti ed altalenanti

02.

Le ragioni degli insuccessi dello Stato nella lotta alla mafia trovano molteplici spiegazioni, tutte note, che potrebbero essere contrastate attraverso una lotta coordinata e consapevole

03.

È necessario sfatare il mito di una “nuova mafia” contrapposta ad una “vecchia mafia” nobile che agiva nell’interesse generale. La mafia è sempre la stessa, ha una struttura unitaria e articolata capillarmente sul territorio di tutta la Sicilia

04.

La mafia è un’organizzazione con un funzionamento, una struttura e dei metodi rigorosi in cui le infrazioni si pagano con la morte

05.

Le attività cui la mafia è dedita sono lucrose e varie ma non includono la politica né la violenza fine a sé stessa

06.

Un contributo fondamentale alla conoscenza che si ha oggi di Cosa Nostra, della sua organizzazione e del suo funzionamento, è venuto dai pentiti i quali, tuttavia, non hanno ricevuto alcuna protezione da parte dello Stato

07.

A partire dalle dichiarazioni dei pentiti e dall’impegno di Giovanni Falcone sono stati fatti enormi passi avanti nelle modalità e negli strumenti della lotta alla mafia

08.

Citazioni

09.

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Nato nel 1939 da una famiglia della borghesia palermitana, Giovanni Falcone entrò in magistratura a soli 25 anni e trascorse i primi dodici anni della sua carriera a Trapani per poi rientrare a Palermo negli anni del Maxi processo. Diverrà procuratore della Repubblica a Marsala nel 1986 e, nel 1991 Direttore degli Affari Penali dell’allora Ministero di Grazia e Giustizia. Già vittima di uno scampato attentato nel 1989, il suo instancabile lavoro non incontrò mai un momento di arresto. Proprio l’avanguardia dei suoi metodi ed il fondamentale contributo del suo lavoro verso lo smantellamento di Cosa Nostra, lo resero un bersaglio imprescindibile per la mafia per mano di cui morì, assieme alla moglie e a 3 uomini della scorta, il 23 maggio del 1992.

Giornalista francese di origini corse, Marcelle Padovani fu legata all’Italia lungo tutta la sua carriera – inizialmente come corrispondente del Nouvel Observateur - interessandosi di politica interna e attualità. Il suo ambito di lavoro era quello delle vicende della sinistra italiana, in particolare dei partiti socialista e comunista. Nel corso delle sue ricerche ha intervistato personaggi di grandissimo calibro ed è tutt’oggi una figura di grande spessore del giornalismo politico.

Casa Editrice:

Rizzoli

Anno:

2017

Pagine:

190

ISBN:

‎ 978-8817096089