L’arte non è una questione di tecnica, ma il risultato di un approccio creativo che accompagna una persona lungo tutta la sua vita. È questo il messaggio che l’autrice nasconde tra pensieri e aneddoti di vita personale. La sua riflessione sull’arte si accompagna infatti a episodi di quotidianità che servono da spunto per ogni lettore perché, come diceva Osho, non tutti possono dare vita a un grande dipinto, ma chiunque può trasformare la sua vita in un quadro.
La creatività non è dunque un talento esclusivo, ma una possibilità a disposizione di ogni individuo. Come tale però va educata. Il proprio spirito creativo va coltivato e riabituato giorno dopo giorno alla scoperta della meraviglia. Vivere in maniera creativa significa perciò riconnettersi con sé stessi, imparare a trovare lo straordinario nell’ordinario e trasformare momenti apparentemente normali, in potenziali opere d’arte. Abbracciare questa consapevolezza è il primo passo di un percorso di riscoperta che ridefinirà l’immagine che ognuno ha di sé e delle relazioni intrattenute con gli altri. Il messaggio di Patti Digh è quindi universale, destinato sia agli artisti in cerca di un’ispirazione più profonda, sia alle persone comuni che vogliono concedersi uno spunto di riflessione fuori dalle righe. L’unico requisito per essere creativi è semplicemente quello di essere vivi. Non servono capacità fuori dal comune per produrre questo cambiamento. Dipingere, scrivere, recitare sono soltanto dei mezzi attraverso cui manifestare questa vena creativa, che può riversarsi però in mille altre attività, in base alle inclinazioni personali.