L’autore ha scritto questo libro con un obiettivo ben preciso: spiegarci quando, come e perché la nuova tecnologia blockchain sta cambiando e cambierà il mondo. Per farlo, anziché partire direttamente a parlare di blockchain in senso stretto, si sofferma inizialmente su qualcosa con cui abbiamo più familiarità, quantomeno per averne sentito parlare almeno una volta: il Bitcoin, ovvero una valuta digitale il cui funzionamento è reso possibile proprio grazie alla tecnologia blockchain.
Bitcoin non è una valuta normale, è la prima criptovaluta mai creata e storicamente rappresenta la prima applicazione pratica resa possibile dalla tecnologia blockchain. Ecco perché l’autore è partito a scrivere il suo saggio da qui.
Bitcoin rappresenta quindi un modello di sistema di scambio decentralizzato, vale a dire non controllato da una singola istituzione o autorità centrale come una banca o un governo. Le transazioni in Bitcoin avvengono direttamente tra gli utenti, senza bisogno di intermediari, e questo sistema di pagamento peer-to-peer permette loro di inviare e ricevere denaro in modo sicuro e anonimo. Ma come fa il sistema a garantire sicurezza senza che ci sia un garante a controllare tutto? Grazie alla crittografia che ne sta alla base.
In generale possiamo dire che la crittografia è un meccanismo informatico che consente di proteggere le informazioni attraverso la trasformazione di dati in un formato illeggibile che rende il testo cifrato. Solo chi possiede le chiavi di decifratura potrà quindi leggerlo e utilizzarlo. In particolare, nel caso della crittografia di Bitcoin, ogni utente ha una coppia di chiavi: una chiave pubblica e una chiave privata.
La chiave pubblica viene utilizzata per generare l’indirizzo Bitcoin, che può essere condiviso pubblicamente con gli altri utenti. Quando si desidera inviare Bitcoin a un’altra persona, è necessario quindi conoscere il suo indirizzo come punto di destinazione della transazione. Possiamo immaginare gli indirizzi alla stregua di un indirizzo email o di un numero di conto bancario, tanto per capirci. Sono contenitori in grado di inviare e ricevere informazioni. Questi indirizzi Bitcoin, però, a differenza di un conto bancario forniscono una forma di anonimato, in quanto non rivelano mai l’identità dell’utente che lo controlla.
Abbinata alla chiave pubblica e all’indirizzo, come abbiamo già accennato, esiste anche una chiave privata di origine, che di fatto rappresenta l’unico mezzo per accedere ai fondi e compiere transazioni. La chiave pubblica è derivata dalla chiave privata attraverso algoritmi matematici complessi, ma non può essere utilizzata per dedurre la chiave privata originale.
La coppia di chiavi pubblica e privata funziona in modo complementare: un messaggio crittografato con la chiave pubblica può essere decifrato solo con la chiave privata corrispondente, e una firma digitale generata con la chiave privata può essere verificata soltanto utilizzando la chiave pubblica corrispondente. Le firme digitali vengono utilizzate dal sistema per garantire l’autenticità delle transazioni e si realizzano attraverso una combinazione unica e irripetibile costituita dalla chiave privata posseduta dall’utente e dal contenuto di una specifica transazione. La firma è unica per ogni transazione e può essere verificata utilizzando la chiave pubblica corrispondente all'indirizzo dell'utente. Come possiamo vedere, quindi, tutti gli elementi del sistema sono strettamente interconnessi fra loro.