La religione appartiene agli uomini e rappresenta un momento importante, per molti sostanza di vita. L’uomo ha infatti sempre protetto una certa tendenza ad affidarsi al soprannaturale. Questo perché ha bisogno di credere che ci sia altro da ciò che vede e conosce e affida all’immaginazione, e alla fede, ciò che non è in grado di spiegare.
La religione nasce quindi da un bisogno intimo dell’uomo ed ecco perché accomuna i popoli di tutto il mondo. Ognuno ha creato il proprio credo sulla base delle conoscenze che aveva a disposizione e le ha elaborate nei secoli. La storia della religione potrebbe essere definita una storia nello spazio e nel tempo.
Nel corso della storia sono state innumerevoli le divinità adorate: i vichinghi adoravano Odino e Thor; i greci adoravano Zeus, Era, Poseidone e tutte le altre divinità greche. I romani invocavano Giove, Giunone, Nettuno e Venere. Gli egiziani invece adoravano Osiride, Anubi, o Horus.
Persino nei posti più sperduti della terra l’uomo è riuscito a fondare una mitologia: in Africa ci sono divinità chiamate Mawu, Anyanwu, Ngai e alle Fiji c’è il dio squalo, Dakuwaga.
Ogni popolo ha avuto i suoi dei e tutto il mondo si è evoluto attraverso la credenza che ci fossero degli dei da adorare. Ciò che sorprende è che spesso la forma religiosa si è creata indipendentemente dalle interazioni tra popoli, a conferma di quanto gli uomini cerchino un rapporto con il soprannaturale.
Tale considerazione tuttavia apre, secondo le teoria di Dawkins, una prima grande questione: se ci sono nel mondo tanti dei cui affidare i propri pensieri e le proprie speranze, chi stabilisce quale di questi sia vero?
Perché se si pensa a ognuno come legittimo, allora le grandi religioni monoteiste entrano ad esempio in conflitto. Oltretutto il credere in una, piuttosto che un’altra religione, dipende esclusivamente dalla zona di mondo in cui si è nati e cresciuti. Chi nasce in Italia sarà con buone probabilità cristiano cattolico, chi nasce in Israele ebreo e chi nasce in Arabia Saudita sarà musulmano. Il luogo di nascita impone un determinato credo.
Per ciascuno la propria religione è giusta, ma sulla base di cosa lo affermano?
Perché una religione dovrebbe essere giusta e le altre sbagliate?
Secondo Dawkins tra tanti dei è impossibile fare una distinzione di giusto e sbagliato e pertanto le religioni si devono considerare alla pari, tutte uguali.
Allo stesso tempo però, considerare tutte uguali, implica che nessuno ha ragione.