L’essenzialismo riguarda il fare le cose giuste. Fare le cose giuste senza sforzo, invece, significa farle nel modo giusto. Perché spesso utilizzare la forza bruta, mentale o fisica che sia, per raggiungere un risultato, non porta a una maggior produttività, ma anzi, porta al contrario a perdere efficienza. Le cose importanti non devono per forza essere difficili, è quasi sempre possibile trovare un percorso più semplice per raggiungere un obiettivo. In altre parole, impegnarsi fino allo stremo non produce necessariamente prestazioni migliori. Potrebbe sembrare controintuitivo, ma l’autore ci dice che spesso è vero proprio il contrario.
Facciamo un esempio concreto sulla lettura. Se tu sei una persona che riesce a leggere circa quaranta pagine in un’ora, questo non significa che in 10 ore leggerai 400 pagine. Al contrario, è probabile che ne leggerai molte meno. Con il passare del tempo, infatti, sarai più stanco. Ti distrarrai di più. Dovrai fare più pause. Comincerai a sentire la voglia di fare altro. Magari aprirai più spesso i social. E così via. Gli esseri umani non sono macchine che possono svolgere dei compiti con la semplice pressione di un pulsante. Siamo organismi complessi, spesso dominati dalle nostre emozioni, e per riuscire a fare di più dobbiamo raggiungere uno stato mentale in cui gli impegni che abbiamo ci sembrano facili, senza sforzo, magari persino divertenti.
Una delle tecniche migliori per eliminare lo stress che ruota attorno alla produttività, è definire con precisione cosa significa aver portato a termine un dato compito. In altre parole, dobbiamo definire con chiarezza come apparirà il risultato finale. Poi possiamo scomporre questo risultato in parti più piccole, creando una sorta di check-list. Se tu dovessi scrivere una serie di articoli di giornale, ad esempio, non dovresti mai pensare a cose come: “oggi scriverò”. È troppo generico, ed è facile che finirai per procrastinare e perderti lungo la giornata.
Invece, dovresti fare così: anzitutto, prendi un foglio e metti tutto per iscritto. Poi comincia con: oggi scriverò un articolo di 2.000 parole. Successivamente lo spacchetti: prima riga che agganci subito il lettore; introduzione; corpo centrale; conclusione; elencare tutte le fonti; editing. Quando raggiungi gli obiettivi che ti sei preposto, non andare avanti con il prossimo articolo, ma fermati. Hai svolto il tuo compito per la giornata. Ora ti meriti un po’ di riposo. Congratulati con te per il raggiungimento degli obiettivi e rilassati.
Altrimenti, se continui a oltranza, magari all’inizio avresti l’impressione di produrre di più. Ma giorno dopo giorno, non avendo in mente un inizio e una fine chiari, ti sentirai sempre soverchiato di impegni e ti stresserai. E lo stress e l’ansia di non aver mai fatto abbastanza diminuirà la tua produttività, se non addirittura ti porterà a procrastinare, mollare e mancare le scadenze. Perché l’essere umano tende a fuggire da ciò che considera “doloroso”. Quando invece hai chiaro il traguardo, stai dando istruzioni alla tua mente conscia, e quella inconscia seguirà di conseguenza.