Anni fa il marketing si occupava di procacciare clienti attraverso quotidiani cartacei, cartelloni e brochure, mentre a partire dall’avvento dell’era del web e, poco dopo, dei social, la vendita si è spostata in una nuova dimensione: quella online.
L'atteggiamento da parte dei consumatori è radicalmente cambiato. Da spettatori passivi della pubblicità in TV, siamo diventati attori protagonisti del web tramite i nostri profili personali. Le regole del gioco sono nettamente cambiate e oggi sono i consumatori coloro che alzano l’asticella della qualità, dettando le regole del mercato, facendo recensioni online, e prestandosi come veicolo pubblicitario per i brand.
I brand che vogliono affermarsi sul mercato devono soddisfare i bisogni dei consumatori che oggi vogliono identificarsi in un marchio, condividendo i suoi valori e il suo “perché”. Le società che imparano bene a fare questo, in cambio ricevono acquisti e fedeltà da parte di nuovi e vecchi clienti.
Ogni dipartimento marketing deve quindi aprire le porte al Content Marketing e fondersi con esso. I budget del prossimo anno non possono omettere questa voce perché creare contenuti richiede un investimento, una cura e, soprattutto, una direzione precisa.
Le strategie della funzione marketing non sono slegate da quella di creazione dei contenuti. Esatto, la novità è che anche per raccontarsi online un brand deve avere una strategia definita, che riesca a ingaggiare prospect e clienti con ciò che sino ad oggi ha dimostrato di funzionare, cioè raccontare storie.
La stragrande maggioranza del pubblico adora ascoltare storie e, se si sentono coinvolte e decidono di fare un acquisto, questa è la prova che un’azienda ha fatto bene i compiti a casa.