Creare fa parte della natura umana. Che si tratti di semplici attrezzi o di opere d’arte, da sempre l’uomo ha sentito il bisogno di trasformare il mondo che gli sta attorno, sfruttando materiali e creando attrezzi che permettano di manipolarli. Creare, però, è molto più dell’atto fisico della trasformazione di materiali. Anche il ballo, la cucina, il punto croce, e tantissime altre attività possono essere considerati processi creativi.
Quando sentiamo la spinta a creare qualcosa, che sia un oggetto fisico o qualcosa di intangibile, stiamo dando al mondo una parte di noi stessi, stiamo prendendo le nostre idee, i nostri sentimenti, le nostre esperienze, e le stiamo incanalando in qualcosa. Stiamo aggiungendo qualcosa alla nostra cultura collettiva, che non è altro se non l’insieme di tutto ciò che abbiamo creato. Stiamo dando al mondo qualcosa che prima non esisteva, e questo ci rende dei creatori.
Ciascuno di noi ha qualcosa da dare al mondo, ma non è sempre un processo semplice. Da una parte, la creatività ci permette di dare libero sfogo ad una parte di noi, ci rende forti. Dall’altra, però, ci mette a nudo, ci fa esporre la nostra vulnerabilità e le nostre insicurezze.
In quanto essere umani, siamo portati a voler socializzare, collaborare, e condividere. Creare è un modo per poter condividere le nostre storie con chi ci sta intorno, ed è ciò che ci rende unici. Ci ha permesso di riunirci in comunità, di evolverci come specie, e di formare la conoscenza che abbiamo del mondo che ci circonda. In poche parole, è la chiave della nostra sopravvivenza.