Gli Stati Uniti d'America sono sempre stati considerati la Terra delle Opportunità, l’Eldorado del progresso e del cambiamento, il faro nella notte per tutte le democrazie del mondo. La creazione degli Stati Uniti d’America coincide con l’Illuminismo europeo. Gli Stati Uniti sono una nazione costruita da zero per incarnare proprio questi principi, primo fra tutti il progresso della civiltà. Gli americani hanno nei propri geni una visione futuribile del mondo, improntata sulla possibilità di cambiare in meglio le proprie vite solo desiderandolo. Sono nati e cresciuti con una cultura del progresso, della ricerca spasmodica del cambiamento, della libertà come valore ultimo a cui aspirare. Il marchio di fabbrica degli Stati Uniti è sempre stata un’apertura mentale verso la novità, un desiderio per il progresso, sia tecnologico sia sociale, una crescita economica data dall’implementazione della tecnologia nel mondo del lavoro in modo da renderlo sempre più produttivo.
Questo impegno per l'infinitamente nuovo è stato il tratto distintivo dello zeitgeist – o spirito dei tempi, ovvero il clima culturale caratteristico di una determinata epoca – da cui gli Stati Uniti sono nati. O almeno così è stato fino a un certo punto. Negli ultimi quarant’anni infatti è successo qualcosa che ha cambiato la genetica di questo paese.