Bissinger era già un giornalista affermato. Ad un certo punto della sua carriera sentì il richiamo di una storia. Ottenne un anno di aspettativa dal giornale presso cui lavorava e partì alla volta di Odessa, in Texas. Il suo desiderio e obiettivo era trascorrere un anno accanto agli atleti di una piccola squadra di football, una squadra che però al venerdì sera riempiva gli stadi con 20.000 persone. In quei numeri c’era una notizia da indagare e qualcosa da andare a cercare.
Bissinger partì alla volta di Odessa con l’idea di scoprire lo stretto legame tra una squadra di football di una High School americana e la società in cui questa squadra si esprime.
Era il 1988. Odessa era una città particolare. Considerata dai sondaggi tra le peggiori città americane in cui vivere a causa dell’alto tasso di criminalità, Odessa era una città che però credeva molto nello sport, e sopra ogni cosa credeva nello sport di squadra.
A Odessa Bissinger dedica le sue giornate alla Permian High School, la scuola da cui era nata la squadra Permian Panthers. Questa squadra è considerata un fenomeno per aver vinto numerosi campionati in passato e Bissinger si immerge completamente nella nuova realtà con la speranza di cogliere i segreti del loro successo. Trascorre molto tempo con i ragazzi, segue gli allenamenti, parla con loro. Il ritratto che ne segue è fatto da mille contraddizioni, ed evidenzia il contesto di Odessa. Le partite riunivano così tanti tifosi perché era uno dei pochi svaghi offerti. Gli atleti facevano qualcosa che nessun altro spettatore era in grado di fare e questo faceva sì che gli atleti di football fossero considerati eroici e grandi.
Il titolo Friday Night Light rispecchia pertanto la capacità di questa squadra di riempire gli stadi durante ogni partita, dove si accendevano le luci sul campo di gioco e si giocava per vincere.