La mente è uno strumento incredibile. Così potente che a volte ne perdiamo il controllo e finiamo in balia dei suoi capricci e dei suoi meccanismi inconsci. Pensare serve, ma siamo sicuri di non essere spesso schiavi del suo vagare ininterrotto? Ogni qual volta ci fermiamo a riflettere su quanto sia comune che la nostra mente continui a ruminare pensieri, ci rendiamo conto della sua influenza negativa su gran parte delle nostre giornate. Preoccupazioni, ansie, pensieri intrusivi che intaccano la nostra autostima sono tra i più impattanti e gli studi dimostrano che essere in grado di tenerli a bada aumenta drasticamente il grado di felicità percepito.
La mindfulness nasce come pratica per contrastare questo vizio di forma della mente. Consiste nel praticare attenzione verso i propri gesti, il proprio pensare e il proprio respiro, per prendere consapevolezza che siamo molto di più dei nostri pensieri. Siamo corpi e siamo anche relazioni con tutto ciò che ci circonda. Ricordandocelo e sperimentandone l’importanza possiamo tornare a essere in contatto con la nostra parte più profonda, che si compone di bene e di male, che vive di gioia e di dolore. Il continuo rimuginare della mente contribuisce al distacco da questa unità e la conseguenza è la perdita di senso di controllo. Questo svolge infatti un ruolo chiave nel benessere individuale e quando è carente si ha la sensazione di essere in balia degli eventi, di essere inadeguati e impotenti di fronte alla vita.
Full Catastrophe Living, di Jon Kabat-Zinn, affronta queste tematiche sotto ogni punto di vista. Il nome del libro potrebbe tradursi vagamente in “la vita in piena catastrofe” e deriva da un citazione dal famoso film “Zorba il Greco”, in una scena in cui si ricalca l’amore per la vita in ogni sua forma, per i suoi dilemmi, le sue tragedie, la sua ironia. L’autore prende spunto dalla sua esperienza con la “Clinica per la riduzione dello stress”, un centro da lui creato, e nel corso dei capitoli spiega alcune pratiche per iniziare a sperimentare con la mindfulness in autonomia e valuta il loro impatto sul benessere psicofisico dell’individuo, analizzando il rapporto tra pensieri, corpo e stress.