Un contenuto diventa virale quando si diffonde velocemente e in modo capillare grazie ai mezzi di comunicazione digitale. Come accade per un virus, più un contenuto è esposto a una moltitudine di persone, più alta è la possibilità di espandersi e “attecchire”, virtualmente senza limiti. La condivisione è ciò che crea viralità; non è niente di nuovo, altro non è che l’evoluzione del vecchio passaparola. Ciò che è rivoluzionario rispetto al passato e quindi al modo classico di fare marketing è la velocità con cui un contenuto può diffondersi grazie ai mezzi digitali. Mettendo insieme conoscenze derivanti da varie discipline, come la matematica, la psicologia e l’economia, è possibile spiegare non solo perché certi contenuti diventino virali, ma anche prevedere strategie e tecniche che permettano a immagini, informazioni e video di arrivare a milioni di persone in pochi istanti. Alla base di questa dinamica c’è un solo fattore importante: la motivazione. Il marketing virale studia e analizza ciò che motiva le persone a condividere.