Partiamo subito con una definizione di Growth Hacking Marketing. Si tratta, in parole semplici, di una strategia che punta a far crescere velocemente un'azienda o un prodotto. A farla da padrone sono le idee: si studiano modalità per attirare più clienti, per fidelizzare quelli che ci sono già e per aumentare le entrate complessive. La cosa interessante è che il Growth Hacking non riguarda solo coloro che lavorano nel marketing; è un approccio, infatti, che può essere adottato anche da manager, programmatori, designer e altre figure coinvolte nel progetto. Lo possono mettere in pratica tutte le realtà aziendali, da quelle più grandi e affermate, a quelle più piccole e inesperte.
Ma andiamo sul concreto. Sicuramente conoscerete Linkedin, Uber e Pinterest. Tutte aziende famose in tutto il mondo che fatturano moltissimo. Ebbene queste aziende non hanno trovato la loro fortuna solo grazie all’idea brillante che le ha generate. Un’idea, per quanto innovativa, non basta. I loro fondatori non sono diventati ricchi e importanti perché un giorno si sono svegliati e hanno avuto un’intuizione che ha stravolto per sempre il mercato. Questa è una favoletta che sentiamo troppo spesso e che non ha riscontri nella realtà. Non esiste nessuna azienda di successo che nasce dal nulla e che si fa strada solo grazie a una buona idea di base. È affascinante pensare che possa essere così, ma la realtà è ben diversa. Uber, così come le altre superpotenze nate nella Silicon Valley, sono cresciute grazie alla loro capacità di testare nuove idee di sviluppo e nuove idee di marketing. I team che le compongono hanno fatto tantissimi test, hanno fatto errori, hanno intrapreso mille strade prima di trovare quella giusta. Si sono scervellati sui dati che analizzavano i comportamenti degli utenti, hanno studiato, provato, aggiustato. È così che si trasforma una bella intuizione in qualcosa di concreto. In sostanza, si sono avvalse del Growth Hacking Marketing. Questo metodo prevede vari step, tra cui la creazione di un team interfunzionale, un’analisi delle preferenze degli utenti, test sistematici delle idee, e valutazione rigorosa dei risultati.