Il pericolo principale del razzismo è nella sua negazione: appena qualcuno pronuncia la parola tutti si ritirano e si mettono sulla difensiva, negando qualsiasi tipo di evidenza. Il diniego è un problema per la società e un'arma in mano al razzismo, perché se un concetto non è ben definito allora non può neppure essere conosciuto e combattuto.
Fortunatamente il razzismo non è una condizione immutabile e può essere combattuto ed eliminato con autoanalisi e volontà. L'arma principale che abbiamo a disposizione per farlo è proprio la consapevolezza dei significati e dei concetti che delineano pensiero, azioni e politiche razziste: il primo passo per sconfiggere qualcosa, infatti, è quello di capirne essenza, confini e limiti, e per fare ciò è utile partire dalle terminologie. Anche soltanto la differenza tra razzista, antirazzista e chi non prende una posizione rende chiara l'importanza della riflessione sulle terminologie: a un primo pensiero veloce chi si dichiara neutrale potrebbe essere considerato antirazzista, per esempio, ma a un'analisi più approfondita si scopre facilmente come al contrario non possa essere antirazzista perché non si oppone alle idee e politiche razziste, finendo quindi per essere razzista egli stesso. Riflettere sui termini è la chiave per approfondire e, proprio in quel nuovo spessore che l'analisi ci regala, trovare tutte quelle dinamiche nascoste e ambigue che fanno del razzismo una condizione subdola e pericolosa da ignorare. La terminologia è importante non solo per riconoscere comportamenti e pensieri altrimenti nascosti, ma anche per renderci responsabili di noi stessi: solo attraverso la chiara definizione di chi, cosa e come vogliamo essere possiamo davvero capire quale sia la nostra meta. Lasciare troppo al non detto e alle sfumature può mancare di indirizzarci sulla giusta via e un giorno potremmo scoprire di aver confuso il giusto percorso prendendone uno diverso.
I primi due termini da affrontare in questo senso sono quelli che ognuno di noi dà per scontato di conoscere a fondo, ma che se guardati in una prospettiva più profonda potrebbero riservare sorprese: razzismo e antirazzismo. Possiamo dire che le rispettive definizioni sono le seguenti:
- razzismo è l'unione di politiche razziste e idee razziste che, insieme, finiscono per produrre disuguaglianze razziali;
- antirazzismo è la lotta a politiche e idee razziste volta al risultato dell'uguaglianza tra tutti gli individui, a prescindere dalla loro provenienza, aspetto fisico, genere, classe e altre caratteristiche individuali o sociali.
In questo contesto si inseriscono altre definizioni utili per iniziare ad avere un quadro della situazione:
- la disuguaglianza razziale è quando due o più gruppi di diversa provenienza non sono sullo stesso piano;
- parliamo di politica razzista quando ci troviamo di fronte a leggi, norme o accordi scritti o orali che aiutano lo sviluppo di disuguaglianze razziali. È necessario ricordare che anche in questo caso la mancata presa di posizione non funziona: non esistono politiche neutrali, ma solo politiche razziste o antirazziste;
- disuguaglianza e politiche razziste portano a discriminazione razziale, ossia il trattamento svantaggiato di alcuni gruppi rispetto ad altri in virtù di differenze razziali. Incredibilmente, l'unico modo per combattere la discriminazione razziale è la discriminazione antirazziale, ossia il riconoscimento delle differenze razziali per porre l'attenzione sulle possibili disuguaglianze e politiche avverse subite da un gruppo rispetto a un altro;
- infine, un'idea razzista è qualsiasi idea suggerisca una gerarchia qualitativa tra diversi gruppi razziali, ovvero che uno sia migliore e altri siano peggiori, e che questo giustifichi le disuguaglianze razziali in atto nella società.
Conoscere queste terminologie di base è tanto più importante dato che nella nostra società le idee razziste sono più radicate rispetto a quelle antirazziste a causa della lunga storia di politiche discriminatorie che abbiamo alle spalle, e per questo il razzismo è più facile da assimilare e difficile da notare rispetto all'antirazzismo. Leggere e studiare i termini ci può aiutare a ricordarli e riconoscerli meglio.