La vita sopra la terra si è impoverita. In particolare, nel luogo preso in esame dall’autore, l’Inghilterra, la situazione è davvero critica; la diversità della vita vegetale sopra il suolo è davvero ai minimi storici; sono scomparsi i grandi predatori e i grandi erbivori, scarseggiano i terreni incolti e anche la flora visibile è ridotta all’osso. Ma sotto la superficie è tutta un’altra storia. Sottoterra, infatti, esiste un mondo brulicante e vario, un mondo di cui spesso ignoriamo l’esistenza ma che è più vivo e presente che mai. L’autore, per rendere meglio l’idea, si concentra su un frutteto che gestisce insieme ad altre persone e che produce una grande varietà di mele. Ebbene il suolo sottostante a un solo metro quadro di frutteto può ospitare una miriade di specie animali diverse. Si parla di migliaia. Osservando una piccola zolla di terra del frutteto si può scoprire una realtà sfaccettata e incredibilmente attiva: millepiedi che si avvolgono e distendono, centopiedi che si dileguano, larve di coleottero, porcellini di terra. E questo solo a uno sguardo superficiale. Usando una lente di ingrandimento 40x lo spettacolo diventa ancora più affascinante: ci sono i collemboli, creature olivastre e arrotondate che rifuggono la luce. Poi ci sono i crostacei isopodi, gli acari, che sono simili a granchi, e poi i nematodi, vermi che in certe condizioni possono moltiplicarsi dodici volte in un giorno. Sono quasi tutti animali in grado di sfuggire con grande velocità alla luce. E molti di loro ancora neanche li conosciamo. Poi ci sono le ife, i filamenti dei funghi, che possono ricordare fili di nylon. In un terreno dove le piante sono ben radicate, in ogni grammo di terra si trova circa un chilometro di filamenti fungini. Non si possono poi dimenticare i batteri, responsabili dell’odore caratteristico della terra. Oltrepassare la superficie del suolo significa addentrarsi in un mondo nuovo, impercettibile, che conosciamo ancora pochissimo.