Appena entrata in Netflix, come Chief Talent Officer, Patty McCord si rende conto di una cosa: il sistema di gestione del personale adottato fino a quel momento non era all’altezza delle sfide che le aziende del ventunesimo secolo erano chiamate ad affrontare. Si trattava di un modello vecchio, lento e troppo macchinoso per stare al passo con un mondo che giorno dopo giorno richiedeva sempre più innovazione e flessibilità. E così, Patty McCord e Reed Hastings, cofondatore di Netflix, decidono che per far arrivare al successo una piccola azienda che nel 1998 ancora affittava DVD per posta c’era un’unica soluzione: rivoluzionare completamente la sua cultura aziendale. Netflix doveva diventare un posto in cui loro per primi avrebbero voluto lavorare ogni giorno. Un luogo stimolante dove lavorare insieme per realizzare un’impresa straordinariamente ambiziosa.
La prima cosa che decidono di fare per attuare questa rivoluzione è stata scardinare il modello gerarchico convenzionale, che relegava il potere decisionale alla sola forma top-down. La nuova filosofia di Netflix puntava a responsabilizzare ogni dipendente, coinvolgendolo attivamente nei processi decisionali. Un altro cambiamento significativo è stato dare ai propri dipendenti la libertà di mettere in discussione lo status quo aziendale attraverso critiche costruttive. Questo ha portato Netflix a promuovere una cultura aziendale basata su una comunicazione aperta in cui obiettivi, sfide e priorità dovevano essere chiari a tutti i livelli aziendali, non solo al management.
Allo stesso tempo l’azienda ha voluto costruire un ambiente in cui i collaboratori non solo fossero capaci di adattarsi rapidamente ai cambiamenti, ma diventassero essi stessi agenti del cambiamento. L’obiettivo? Creare una cultura che premiasse iniziativa, pensiero critico, onestà e trasparenza come elementi cardine per il successo. Un altro elemento fondamentale di questa rivoluzione culturale è stato spingere i manager responsabili delle assunzioni a preparare i propri team ad affrontare il futuro. Ogni ruolo doveva essere ricoperto da professionisti con le competenze giuste, capaci di eccellere e di apportare un valore tangibile all’azienda.