La grande trasformazione

Karl Polanyi

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Storia economica, sociologia, antropologia, filosofia. Impossibile definire con un'etichetta di cosa si occupa La grande trasformazione, un testo fondamentale che ebbe la sventura di venir pubblicato nel 1944, ma ha avuto un grande successo postumo. Una delle possibili sintesi è dire che narra l’ascesa e la caduta del capitalismo liberale moderno, fornendo anche una chiave di comprensione a quello che sta accadendo in questi decenni del nuovo millennio.

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Analisi e idee chiave

01.

La lunga pace del XIX secolo in Europa è stata resa possibile da quattro forze: equilibrio di potere tra le nazioni, base aurea internazionale, mercato autoregolato e Stato liberista

02.

La pace e la guerra sono stabilite e mantenute dagli interessi economici dell’alta finanza, che controlla di fatto le relazioni tra le grandi potenze

03.

Prima del XIX secolo il sistema economico era una funzione dell’organizzazione sociale, l’uomo puntava non al possesso dei beni, ma al rafforzamento della sua posizione nel gruppo e per questo il mantenimento dei legami tra i membri della società era fondamentale

04.

Il mercato si espande al lavoro, e da questo momento fa diventare merce tutte e tre le radici della società: l’uomo, la terra (tutti i suoi frutti) e il denaro stesso. Man mano che questo movimento prende velocità, però, sorge la resistenza e la reazione che porterà alla guerra

05.

Il liberismo è incompatibile con l’uomo e con una società nella quale l'individuo possa prosperare, alla fine del XIX secolo si era creata una spinta che porterà al crollo del sistema, una catena di eventi che farà precipitare l’Europa nella guerra

06.

Citazioni

07.

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Tanti suggerimenti utili per:

  • Rileggere sotto una luce diversa la lunga pace dell’Ottocento europeo.
  • Apprendere il significato di società tradizionale.
  • Conoscere le basi del pensiero dei riformatori sociali del XIX secolo.

Karl Polanyi, filosofo, sociologo, economista, ma anche storico e antropologo, viene ricordato come una delle figure più significative della vita intellettuale ungherese del primo Novecento. Ufficiale di cavalleria durante la prima guerra mondiale, al congedo fondò il Partito Radicale dei Cittadini d'Ungheria, e fu costretto a lasciare il paese per motivi politici. Visse, quindi, in Inghilterra e dal 1940, negli Stati Uniti dove fu professore di economia alla Columbia University (1947-1953). Le sue opere più importanti hanno come tema l'economia di mercato come forma di organizzazione sociale.

Casa Editrice:

Einaudi

Anno:

2010

Pagine:

383

ISBN:

978-8806205607