Nato il 30 dicembre 1984 ad Akron, in Ohio, LeBron James è cresciuto in una realtà segnata da molte sfide e difficoltà. La figura prevalente che ha accompagnato la sua infanzia è quella della madre Gloria. È lei che si è sempre fatta carico di affrontare il peso di crescere un figlio da sola, per lo più in un ambiente che le è stato ostile per la maggior parte del tempo, anche a causa delle ristrettezze finanziarie. LeBron e sua madre, infatti, hanno vissuto spesso in alloggi temporanei e in condizioni di assoluta precarietà, trasferendosi frequentemente. Inoltre, l’assenza del padre Gary, sebbene il libro sia dedicato proprio a lui, ha contribuito a creare una situazione di instabilità a causa della mancanza di un punto di riferimento educativo. L’impatto profondo che queste circostanza hanno avuto su LeBron lo hanno portato a trovare nel basket una via di fuga e un modo per costruire un futuro migliore per sé e per la madre. A soli nove anni, aveva già promesso a sua madre che un giorno le avrebbe comprato una casa. Un segno precoce della sua determinazione e del suo desiderio di migliorare le loro condizioni di vita dato che spesso lei rinunciava a mangiare per poter mettere del cibo nel piatto al figlio. LeBron ha iniziato a mostrare una straordinaria attitudine per il basket sin da piccolo e fu così che, dopo aver incontrato Frank Walker, costui diventa il suo primo allenatore. Viveva nel loro stesso quartiere e spesso organizzava partite di basket per i ragazzi locali. Oltre a insegnare a LeBron i fondamentali di questo gioco, egli divenne anche una figura paterna per lui, offrendogli guida e supporto in un periodo critico della sua vita.