In ambito business spesso si ritiene che finché si trattano i clienti come dei re e si soddisfano tutti i loro bisogni, il successo sarà garantito. Ma Jack Trout e Al Ries ci dicono che non è così. O meglio, che questo non è abbastanza. Sebbene mettere il cliente al centro dei propri processi aziendali sia fondamentale, per avere successo sul mercato bisogna prima vincere la guerra del marketing. E ci portano diversi casi studio estratti dal mondo reale per dimostrarlo.
Ad esempio, parlano di una società statunitense emergente che cerca di copiare le strategie dell’azienda leader di mercato di quel settore, mostrando come la forza del brand di quest’ultima, schiacciò ogni tentativo di inserirsi nel mercato della prima. Oppure di un altro caso opposto, in cui un’impresa emergente finì per spodestare il leader, che finì addirittura fallito e fuori mercato per non essersi adeguato alle nuove tecnologie.
Sia che si parli di mercati globali, o di mercati piccoli come un comune di 30.000 abitanti, resta il fatto che per avere successo bisogna avere un buon marketing, e che il marketing, se osservato dal punto di vista del mercato complessivo di riferimento, altro non è che una guerra e un braccio di ferro continuo con i concorrenti. Gli autori, per scrivere il libro, si sono basati anche sulle idee di Karl Von Clausewitz, un grande filosofo di guerra vissuto nel diciannovesimo secolo.