Il modello mentale è un concetto che identifica uno strumento cognitivo consapevole particolarmente utile da applicare nel mondo professionale.
Si è diffuso in questi termini grazie ad una famosa conferenza sul mondo dell’imprenditoria presso la USC Business School (nel 1994) tenuta da Charlie Munger, partner in affari del più noto Warren Buffett, dove, per spiegare il significato di modello mentale, utilizza l’esempio delle strategie che ognuno ha impiegato prima o poi nella propria vita studentesca. Indipendentemente dal tipo di scuola, infatti, tutti fanno ricorso a una qualunque forma di metodo di studio, con approcci, trucchetti e scaramanzie di ogni tipo.
Ecco, un modello mentale è una forma più evoluta di questi metodi - che parte da esperienze di grandi individui o da principi scientifici - e che si è dimostrata essere valida e utile per la gran parte delle persone, anche nelle situazioni più complesse.
I modelli mentali, a differenza di un metodo di studio, non devono essere presi e seguiti singolarmente ma vanno concepiti come un insieme di attrezzi del mestiere da utilizzare in maniera ponderata a seconda del caso. Sono gli strumenti necessari per ogni professionista che opera con una buona dose di lavoro cerebrale. Servono per dilemmi decisionali, per il problem solving e per valutazioni su basi logiche, quindi non solo nel lavoro ma anche nella vita privata. La quotidianità, infatti, presenta numerose sfide da superare, grandi o piccole che siano, e affrontarle con una buona preparazione è il segreto per vivere una vita soddisfacente e in linea con i propri obiettivi.
Per definizione, infine, questi strumenti sono suscettibili all’errore umano, in quanto nessuna mente, per quanto brillante, è in grado di eliminare completamente bias innati nella propria percezione delle cose. Proprio per questo motivo, però, è essenziale comprendere e far propri il maggior numero di modelli, in maniera tale da poterli usare e sovrapporre l’uno con l’altro, fino al punto di poter cambiare a proprio piacimento la prospettiva per scegliere quella in grado di portare sufficiente chiarezza sulla questione che si vuole affrontare.