Sono tantissime le scuse con le quali giustifichiamo la nostra tendenza a procrastinare quando si tratta di partire con un business personale: ci diciamo di non avere una buona idea, o di non avere tempo, di non essere pronti finanziariamente, di aver bisogno di un cofounder che abbia competenze tecniche, e via così, mettendo sulla nostra strada ostacoli che bloccano la nostra determinazione senza farci sentire troppo in colpa.
Al contrario, passare all’azione non è difficile. Quello che dovremmo fare è compiere quattro passi, né più né meno. Il primo è individuare un problema che la gente vuole avere risolto, il secondo disegnare una soluzione che abbia un potenziale da oltre un milione di dollari, verificare questo potenziale con una semplice ricerca di mercato (terzo passo) e infine, come quarto passo, testare rapidamente se l’idea è efficace o no, mettendola alla prova prima di realizzarla in modo da non perdere tempo e denaro.
Le paure che un aspirante imprenditore deve sconfiggere sono sostanzialmente due: la paura di cominciare e la paura di chiedere, ed entrambe sono legate al nostro atteggiamento mentale: da sempre ci hanno detto che fare imprenditoria è rischioso, è naturale che ci sentiamo frenati davanti al dare via a un progetto. In secondo luogo, siamo soliti costruire i nostri progetti basandoci sulla nostra idea senza aprirci, senza confrontarci con gli altri.
Per sbloccare il nostro potenziale imprenditoriale, quindi, dobbiamo riscoprire la nostra intrinseca capacità di proporre idee, che consiste nell'iniziare, e nell’avere il coraggio di metterle in pratica, facendo piccoli esperimenti e chiedendo la verifica ai nostri "clienti".