La mindfulness è una pratica meditativa che aiuta a concentrare l’attenzione sul momento presente. Di solito la si fa da adulti ma è utilissima anche per i bambini e gli adolescenti. Può aiutarli infatti a osservare ciò che succede nel loro corpo e nella loro mente; imparano a riconoscere le sensazioni che provano nel qui e ora e ad agire di conseguenza. Diventano meno reattivi, meno conflittuali con loro stessi. Riconoscono i loro schemi comportamentali e, con il tempo, se ne liberano. Attraversano, di fatto, un processo di trasformazione: la loro attenzione e concentrazione diventano più acute e influiscono sulle loro emozioni, che a loro volta hanno un effetto sulle loro azioni e sui rapporti con gli altri.
In questo percorso i bambini partono avvantaggiati se anche i loro genitori meditano; i benefici di questa pratica si riflettono infatti sulle persone che ci circondano e quindi anche sui figli. Loro notano quando noi siamo calmi, rilassati, sereni, e prendono esempio dai nostri comportamenti. Dobbiamo sempre ricordarci che il modo in cui noi vediamo il mondo ha un impatto diretto su di loro; possono diventare sicuri o insicuri a seconda dei messaggi che ricevono da noi. Dunque, se da genitori siamo più in pace con noi stessi e più presenti, li mettiamo di sicuro sulla buona strada.
La meditazione può essere fatta in vari modi e modificata a seconda delle esigenze dei più piccoli. Può essere trasformata in una sorta di gioco, così da apparire più divertente e interessante per loro. Anche gli adulti possono avvicinarsi alla pratica utilizzando questo approccio più leggero e ludico; l’importante è avere una buona predisposizione d’animo e tanta voglia di mettersi in discussione.
L’autrice, per prendere confidenza con la mindfulness, propone un esercizio molto facile; consiste nello stare in piedi con la schiena dritta e le spalle rilassate. A questo punto ci si concentra sulla sensazione che dà il contatto dei piedi con il pavimento. Se ci si distrae pensando a qualcos’altro nessun problema: si ritorna con l’attenzione al punto di prima, cioè alle sensazioni che emergono da quella parte del corpo. Questa facile pratica può aiutare i bambini quando sono particolarmente agitati e nervosi.