Cambiare abitudini è un processo che può richiedere tempo. A volte occorrono molti tentativi, e spesso non sono nemmeno sufficienti: si incontrano talmente tante resistenze da non riuscire a modificare il proprio comportamento. È quello che succede anche a Stephen Guise quando vuole dare una svolta alla sua vita e rimettersi in forma. Nonostante punti a un risultato, non riesce a trovare la motivazione giusta o la perde in fretta, scoraggiandosi. Frustrato dalla situazione, a un certo punto, però, trova la spinta per dare inizio al cambiamento: un passo alla volta, si dirige verso il suo obiettivo e trasforma totalmente non solo la routine quotidiana, ma tutto il suo modo di pensare e di agire. E il tutto avviene grazie a una decisione: invece di fare venti o trenta flessioni, ne fa una soltanto, che però diventa una vera e propria rivoluzione.
Guise chiama il suo metodo “Mini habits”, piccole abitudini, perché è basato su azioni piccole, che non richiedono un grande sforzo di volontà e ci fanno sentire subito bene. In questo modo, secondo lui, è possibile introdurre nelle nostre giornate ciò che per lungo tempo ci è sembrato impossibile, come allenarci in palestra o andare a correre, consumare cibo salutare, leggere di più e molto altro.