Gli studiosi di economia hanno sviluppato, nel tempo, una concezione piuttosto precisa degli esseri umani: per loro ogni decisione presa da questi ultimi in ambito economico è frutto di scelte lineari e volte all’ottimizzazione. Le persone, in sostanza, fanno valutazioni equilibrate e, quando il budget è limitato, riescono sempre a compiere la scelta migliore per sé stesse. Non sono guidati da passioni o debolezze e mantengono con una certa facilità il sangue freddo. È questo il modello su cui si è basata per molti anni e con una certa ostinazione la teoria economica tradizionale.
Per l’autore, tuttavia, si tratta di una concezione profondamente errata, che non può continuare a reggere. Gli individui, infatti, agiscono secondo distorsioni cognitive, cioè in maniera poco razionale, e non si mostrano così spesso avvezzi all’ottimizzazione. Insomma, sono fallibili e soggetti a cambiamenti. Sono semplicemente esseri umani, Homo sapiens. I modelli costruiti dalle teorie economiche rappresentano invece una sorta di Homo economicus, statico e poco realistico. Nel testo i primi sono definiti “Human” e i secondi “Econ”. E quello in cui viviamo è decisamente un mondo di Human. Ma le teorie comportamentali plasmate sugli Econ hanno avuto comunque molto successo e non sono mai state messe davvero in discussione. Le critiche nate nel corso del tempo sono state facilmente accantonate, anche di fronte a prove inconfutabili della debolezza dell’intero paradigma.
Per fortuna, con il passare degli anni, le cose sono cambiate e una serie di studi ha messo in evidenza le tante criticità di questo approccio. Del resto, se le persone agissero davvero come Econ, sarebbero difficili da spiegare fenomeni come crolli, bolle e improvvisi exploit che hanno coinvolto i mercati finanziari a partire dalla fine degli anni Ottanta. E sarebbe difficile anche spiegare le scelte, talvolta nefaste, che molte persone fanno in tema di risparmi, investimenti e mutui.
L’autore propone quindi un cambio generale di visione: bisogna staccarsi dai cosiddetti Econ e avvicinarsi agli Human, formulando teorie più vicine al comportamento della gente normale.