Questo libro parla di un percorso verso la consapevolezza di sé stessi e dei sentimenti che proviamo nei confronti del denaro. L’autore racconta di aver imparato molto presto a lavorare, ad assimilare e a sentire in sé il desiderio profondo di guadagnare, nel senso reale e materiale del termine, e di aver voluto veder crescere il proprio conto in banca. Rob Moore è stato povero, ricco e ancora più ricco e spesso con il conto in banca oscillante. Racconta che ha avuto modo quindi di conoscere i suoi desideri fin da piccolo già da quando era desideroso di guidare l’auto del vicino di casa. Una delle prime importanti lezioni (che dalle prime pagine condivide con il lettore) è stata aver capito la differenza tra il povero dei paesi industrializzati e il povero del Terzo Mondo, quello vero. Quest’ultimo non ha acqua potabile, non ha la possibilità di vaccinarsi, non usufruisce di un sistema sanitario organizzato e tantomeno ha la possibilità di accedere ad Internet ed emanciparsi. Non tutti siamo uguali, c’è gente che vive in estrema povertà e questo non dobbiamo dimenticarlo. Non dobbiamo dimenticarlo perché proprio il fatto di scendere in questo concetto ci rende più acuti nell’interpretare il nostro modo di approcciarci al denaro. Viviamo in un mondo ipersviluppato, respiriamo costantemente una competizione che non sempre è sana, ma che comunque offre evidenti possibilità ed opportunità e crea condizioni adatte alla crescita e al profitto. Del resto, cosa è il denaro? Questo libro offre una reale e profonda comprensione di ciò che è il denaro, del suo scopo e della sua storia così come del sistema che vi è dietro. Capiremo la filosofia del denaro e riusciremo anche ad abbattere alcuni miti, bugie ed esagerazioni collegate ad esso.