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Moneyball

Michael Monroe Lewis

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Moneyball. The Art of Winning an Unfair Game è un libro appassionante che racconta la storia di una squadra di baseball che ha sfidato il sistema utilizzando strategie innovative basate sull'analisi statistica avanzata. È un libro che mette in discussione molte convenzioni radicate e dimostra che, a volte, è possibile ottenere grandi risultati anche con risorse limitate, se si adotta un approccio diverso e creativo. L’autore racconta quel periodo in cui Billy Beane, ex giocatore professionista, diventa general manager degli Oakland Athletics e nel 1997, assume come assistente Paul DePodesta. I due riescono a mettere in piedi una squadra potente con delle finanze ridotte grazie ai risultati prodotti dalle analisi sabermetriche riuscendo a risalire le classifiche in modo stupefacente. L’inaspettato successo di questa scalcinata squadra convincerà Michael Lewis a scrivere questo libro nel 2003 e, otto anni più tardi, uscirà nelle sale anche l’omonimo film tratto dal testo, con Brad Pitt e Jonah Hill ad interpretare i due protagonisti di questa incredibile impresa sportiva.

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Analisi e idee chiave

01.

Nella tradizione del baseball la selezione dei nuovi giocatori si è sempre fatta basandosi su un misto di osservazione diretta e intuizione, ma senza metodo e senza mai mettere in dubbio le vecchie abitudini

02.

Già negli anni Settanta si era fatta strada l’idea di misurare diversamente il valore di un giocatore e registrare i dati delle partite in modo nuovo. Nessuno, però, aveva ancora sfruttato il potenziale dell’innovazione

03.

Billy Beane è stato prima un astro nascente del baseball americano e poi un manager rivoluzionario

04.

Beane e il suo staff affrontarono molte difficoltà nel cercare di far accettare le loro idee all'interno di un ambiente conservatore e tradizionale come quello del baseball professionistico

05.

Billy Beane, nonostante il suo carattere irruento, da general manager degli Oakland Athletics adottò un approccio rivoluzionario segnando una svolta nella storia del management nella Major League Baseball

06.

Gli Oakland Athletics, una squadra di baseball le cui risorse finanziarie si erano improvvisamente ristrette, sono riusciti a competere con i grandi della Major League Baseball utilizzando strategie innovative basate su analisi statistiche avanzate

07.

Le squadre di baseball con risorse economiche limitate affrontano una miriade di problemi. Non potendoli risolvere con fiumi di denaro, devono trovare strategie alternative

08.

Il concetto di "valore" nel baseball è stato sempre frainteso o sottovalutato dalle squadre tradizionali, che basano il proprio successo principalmente sulla disponibilità finanziaria

09.

Qualche cambiamento inizia a farsi strada nel management del baseball: quello che Billy Beane aveva voluto dimostrare era solamente che lui aveva avuto ragione e tutti gli altri avevano torto

10.

Citazioni

11.

Da Ricordare

01. Nella tradizione del baseball la selezione dei nuovi giocatori si è sempre fatta basandosi su un misto di osservazione diretta e intuizione, ma senza metodo e senza mai mettere in dubbio le vecchie abitudini

Guardando le giovani promesse del baseball, gli scout sono soliti dire che i ragazzi hanno più o meno mezzi. Quelli che servono per attirare l’attenzione degli scout sono cinque: velocità, lancio, difesa, abilità di colpire e di colpire con forza. L’osservazione di queste caratteristiche e dei fondamentali del baseball, però, è sempre stata condotta sulla scia dell’emotività, dell’impressione immediata e dell’intuito piuttosto che sulla misurazione e registrazione di statistiche, dati e tendenze. Alcuni scout della vecchia leva pensano addirittura di poter intuire il futuro successo di un ragazzo dai lineamenti: “ha la faccia giusta”, dicevano di qualcuno. Decidevano chi selezionare più sulla base di una effimera idea di talento che non per l’osservazione e misurazione della performance, rivestendo tutto il processo di scouting di una inutile aura di sentimentalismo e irrazionalità del tutto inefficaci.

Guidare migliaia di chilometri, fare vita di strada tra motel fatiscenti e cibo da fast food per vedere centinaia di ragazzi, aspettare di sentire l’ispirazione giusta. Questo è sempre stato, secondo uno scout del baseball, il modo di lavorare alla buona vecchia maniera. 

Nel decennio tra i primi Settanta ed i primi anni Ottanta, però, il gioco si era fatto più rischioso e lo stipendio medio di un giocatore della Major League era triplicato. Basarsi sul semplice intuito, quando le perdite possono essere così disastrose, diventava sempre più difficile, soprattutto per le squadre più squattrinate. In questo stesso periodo si fa timidamente strada l’abitudine di applicare le scienze statistiche e matematiche ai risultati delle partite di baseball. 

A suggerire questo tipo di analisi erano dei bizzarri nerd e cervelloni con una laurea in qualcosa di scientifico, ma che spesso non avevano mai lanciato una pallina. Proprio il fatto che fossero persone estranee all’ambiente del baseball a voler cambiare le regole del gioco, rendeva difficilissimo scalfire le abitudini di chi in quell’ambiente bazzicava da sempre. Che credibilità potevano mai avere questi topi di biblioteca davanti ai veterani della Major League Baseball? 

02. Già negli anni Settanta si era fatta strada l’idea di misurare diversamente il valore di un giocatore e registrare i dati delle partite in modo nuovo. Nessuno, però, aveva ancora sfruttato il potenziale dell’innovazione

03. Billy Beane è stato prima un astro nascente del baseball americano e poi un manager rivoluzionario

04. Beane e il suo staff affrontarono molte difficoltà nel cercare di far accettare le loro idee all'interno di un ambiente conservatore e tradizionale come quello del baseball professionistico

05. Billy Beane, nonostante il suo carattere irruento, da general manager degli Oakland Athletics adottò un approccio rivoluzionario segnando una svolta nella storia del management nella Major League Baseball

06. Gli Oakland Athletics, una squadra di baseball le cui risorse finanziarie si erano improvvisamente ristrette, sono riusciti a competere con i grandi della Major League Baseball utilizzando strategie innovative basate su analisi statistiche avanzate

07. Le squadre di baseball con risorse economiche limitate affrontano una miriade di problemi. Non potendoli risolvere con fiumi di denaro, devono trovare strategie alternative

08. Il concetto di "valore" nel baseball è stato sempre frainteso o sottovalutato dalle squadre tradizionali, che basano il proprio successo principalmente sulla disponibilità finanziaria

09. Qualche cambiamento inizia a farsi strada nel management del baseball: quello che Billy Beane aveva voluto dimostrare era solamente che lui aveva avuto ragione e tutti gli altri avevano torto

10. Citazioni

11. Da Ricordare

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Michael Monroe Lewis è nato nel 1960 a New Orleans negli Stati Uniti e ha frequentato l’Università di Princeton, presso la quale si è laureato in storia dell'arte. Dopo aver frequentato la London School of Economics, iniziò una carriera a Wall Street negli anni ‘80 come venditore di obbligazioni presso Salomon Brothers. A trent’anni da allora è diventato uno dei più noti autori e giornalisti finanziari americani. È anche collaboratore di Vanity Fair dal 2009, dove scrive principalmente di affari, finanza ed economia. In particolare, è noto per il suo lavoro di saggistica e reportage sulle crisi finanziarie e sulla finanza comportamentale.

Casa Editrice:

W.W. Norton & Company

Anno:

2011

Pagine:

317

ISBN:

978-0393338393