OGM tra leggende e realtà

Oggi si parla tanto di ogm, per molti è motivo di preoccupazione per altri è speranza per il futuro. Sebbene infatti in molti paesi il discorso ogm sia più che accettato, rimane un argomento tabù in Europa dove il dibattito sull’uso degli ogm in agricoltura ha trovato molti ostacoli. 

L’acronimo OGM sta per Organismi Geneticamente Modificati. Questi si ottengono con la biotecnologia, ossia la scienza che applica la tecnologia ai sistemi biologici (ovvero agli organismi viventi) per creare o modificare prodotti. Negli ultimi decenni questi processi sono stati applicati al settore alimentare nella produzione di pane, formaggi, birra. 

In realtà la biotecnologia altro non ha fatto che copiare ciò che avviene da sempre in natura, un processo evolutivo spontaneo derivato dal metabolismo di microrganismi che possono essere lieviti e batteri o incroci tra specie diverse di uno stesso tipo. Il grano che viene coltivato oggi ad esempio è il risultato nel tempo di un incrocio tra diversi tipi di grano.

La scienza ha superato la natura e ha reso possibile il trasferimento di geni, quindi pezzi di dna, da un specie a un’altra. 

Animali e piante ogm oggi sono più diffusi di quanto si possa pensare: in Canada è stato commercializzato il primo salmone geneticamente modificato mentre per quanto riguarda i vegetali si sa che molti paesi hanno introdotto gli ogm in agricoltura già da molti anni. 

Dietro questi cambiamenti ci sono scienziati, laboratori e grandi società. Sono loro che inventano nuove varietà agricole.