Pensare è qualcosa che facciamo tutti, così come tutti mangiamo, ma come nel mangiare, anche nel pensare ci sono abitudini sane e abitudini malsane di cui dobbiamo diventare consapevoli, soprattutto in un’epoca in cui sempre di più la responsabilità del pensiero viene delegata alla tecnologia.
Lo scopo di questo libro è “ripensare il pensiero” - aiutarci a riflettere sul nostro modo di pensare - esplorando tre fasi del pensiero che devono essere in un rapporto reciproco dinamico e continuo: il Pensiero Creativo, il Pensiero Critico e il Pensiero Applicato.
Queste sono le tre categorie chiave del cosiddetto “Pensiero Aperto”: il pensiero creativo implica la generazione di nuove idee, il pensiero critico riguarda l’analisi approfondita di idee e fatti al fine di prendere decisioni etiche e tempestive e il pensiero applicato è l’impegno a mettere in atto ciò che abbiamo deciso.
Il tipo di pensiero che viene analizzato nel libro è quello su cui ogni giorno ciascuno di noi può esercitare un controllo.
Il fine ultimo dell’autore è aiutarci a diventare “pensatori aperti” – in grado di bilanciare immaginazione, decisione e azione – e di conseguenza anche persone migliori, nella convinzione che una società possa essere autonoma e florida solo se incentrata sulla libertà di pensare, sulla capacità di valutare criticamente e sulla promozione della creatività.