Overwhelmed Writer Rescue

Togliamoci una cosa dalla mente: non esiste la “vita perfetta dello scrittore”. E la verità è che il solo pensarci ci mette i bastoni tra le ruote, perché se l’immagine della nostra vita di scrittori non corrisponde alla nostra vita reale, l’effetto psicologico è devastante. Attenzione: non parliamo del sognare una carriera - sognare è bello e necessario - bensì di quel meccanismo per il quale non scriviamo perché “non è il momento giusto” o “non ci sono le condizioni ideali”. Se ragioniamo così, le ore da dedicare alla scrittura sembreranno sempre scarse.

In fondo, nemmeno gli scrittori di professione hanno “la vita perfetta dello scrittore” – al netto degli autori di certi bestseller.

Possiamo lavorare più duro, più intensamente, e liberarci il prima possibile degli impegni quotidiani? No: non faremmo altro che arrivare a sera distrutti. “Chiudo tutto e poi mi dedico alla scrittura” è una bugia che ci raccontiamo regolarmente. La risposta è una gestione oculata del tempo, perché è il tempo la risorsa più importante per la nostra carriera di scrittore. E il tempo… c’è. Gestire il tempo significa ritrovare il proprio io creativo.

A proposito: tra le cose da evitare, c’è il desiderio di una via di fuga facile. Un’eredità, la vincita alla lotteria o l’arrivo di un mecenate sono avvenimenti che esistono solo nelle commedie leggere!