Il metodo Lean Startup ha cinque principi fondamentali:
- Gli imprenditori sono dappertutto. Operano in aziende di qualunque dimensione, in qualunque settore, in condizioni di estrema incertezza.
- L’imprenditoria è una forma di management. Serve un nuovo tipo di management, adatto ad operare in condizioni incerte, perché la startup è un’istituzione.
- Apprendimento convalidato. Si crede che la startup crei prodotti, ma in realtà apprende come creare un business sostenibile. Si apprende tramite esperimenti frequenti che permettono di verificare continuamente la visione centrale.
- Creazione-Misurazione-Apprendimento. Questo è un ciclo di feedback che ha tre attività fondamentali: la trasformazione di idee in prodotti, la misurazione delle reazioni della clientela, e la comprensione dell’opportunità di perseverare o svoltare.
- Contabilità dell’innovazione. Bisogna misurare i progressi fatti, fissare i milestone, definire le priorità dei compiti da svolgere. Questo migliora gli esiti dell’attività imprenditoriale.
Le teorie precedenti da cui il metodo Lean Startup prende spunto sono: il lean manufactoring (produzione snella), il design thinking (teoria di design che abbina alla creatività le soluzioni operative), il customer development e l’agile development (metodologia leggera di sviluppo software). Tutto si basa sulla produzione leggera e sulla modalità scientifica con cui si effettuano le misurazioni, che consente un apprendimento convalidato. Tutto il processo imprenditoriale si può dividere in tre step: visione, guida, accelerazione. Il libro è suddiviso in queste tre parti.