Carl Gustav Jung è stato senza alcun dubbio uno dei più famosi e brillanti psicanalisti che la storia ci abbia mai regalato. Considerato il fondatore della psicologia analitica, il suo lavoro di studio e ricerca ha finito per influenzare anche molti altri settori, dalla psichiatria alla filosofia, dall’antropologia alla religione, dalla letteratura all’archeologia, dall’alchimia all’astrologia.
In questo suo memoir, realizzato con l’aiuto di Aniela Jaffé, oltre a ripercorrere le principali tappe della sua vita e delle sue teorie, ci porta anche direttamente all’interno della sua mente, condividendo molti episodi, ricordi e riflessioni mai pubblicati prima. Per questo motivo, molto più che con altri testi, vi invitiamo anche a leggere il libro nella sua interezza.
Ma partiamo dal principio.
Carl Gustav Jung nacque in Svizzera il 26 luglio del 1875. Sua madre era una donna eccentrica, molto depressa, e finì per spendere larghi tratti della sua esistenza semplicemente nella sua camera da letto, dove diceva di ricevere visite da misteriosi spiriti durante la notte. Di giorno appariva come una persona tutto sommato normale, ma quando arrivava il buio diventava estremamente strana e misteriosa. Jung ebbe una relazione decisamente migliore con il padre.
La prolungata assenza e la depressione della madre ebbero una grande influenza sullo psicanalista, che finì per associare le donne all’inaffidabilità. La figura paterna, invece, lo portò ad associare il sesso maschile all’affidabilità, ma al contempo anche a un generale senso di impotenza. Nel corso degli anni modificò le sue convinzioni a riguardo, ma quella fu comunque una distorsione che lo accompagnò per molto tempo.
Jung era un bambino solitario e introverso. Si vedeva un po’ come sua madre, con una doppia personalità: da un lato uno scolaro del tempo presente, dall’altro un uomo influente e autoritario appartenuto a un’epoca passata.
Alcuni dei suoi ricordi ed esperienze di bambino (unitamente ad altre ricerche svolte in età adulta) influenzarono profondamente le sue vedute e teorie future, tra cui ad esempio quella degli Archetipi o dell’Inconscio Collettivo.