Per capire come funziona il “cervello di scarsità”, il modo migliore è osservare le slot machine. A Las Vegas sono ovunque, non soltanto nei casinò: nei distributori di benzina, nei negozi di alimentari, nei bar, nei ristoranti, nei terminal dell’aeroporto, e la gente gioca a tutte le ore del giorno.
Non è un fenomeno limitato a Las Vegas, le slot sono legali in 34 Stati e molti fanno come il Nevada, cioè permettono che vengano posizionate anche fuori dai casinò. Rendono più di 30 miliardi all'anno, vale a dire che costano circa 100 dollari ad ogni americano: più di quanto venga speso per il consumo annuale di cinema, libri e musica. I dati indicano una crescita del 10% anno su anno. Secondo gli psicologi i casinò ricorrono a trucchi per incentivarne l'uso: non soltanto rimuovono gli orologi, ma perfino gli angoli retti, perché essi richiamano il pensiero razionale, svegliando la decision making area del nostro cervello. La musica di sottofondo è in chiave di Do per invitare al relax. Questo, comunque, non spiega il comportamento dei giocatori accaniti di slot, per questo l'università del Nevada ha creato il Black Fire Innovation, un vero e proprio laboratorio che riproduce il regno del gioco d’azzardo in maniera completa, camere d'albergo, cibo e intrattenimento compresi, per studiare il comportamento degli esseri umani nei casinò. Al Black Fire si lavora non soltanto per i casinò, i produttori di slot machine e gli sviluppatori di app di scommesse, ma si sviluppano anche tecniche di modifica del comportamento per gli appaltatori militari statunitensi, le forze dell’ordine, le start-up tecnologiche e i grandi rivenditori online. Supponiamo di poter progettare un gioco così coinvolgente che una persona continui a giocare centinaia di volte di seguito, pur sapendo che probabilmente perderà denaro. Se si riesce a fare questo, si possono progettare prodotti che spingano le persone a ripetere anche altri tipi di comportamento. Questi studiosi stanno coltivando la mente di scarsità.