Il proposito del libro è quello di essere una guida ai tool da utilizzare da parte dei cosiddetti “artigiani del digitale”: tutti coloro che lavorano nelle piccole e medie aziende e che grazie al digitale hanno accesso a nuovi canali verso clienti e fornitori. Il digitale d’altronde è indispensabile: ha creato nuove competenze e nuove professioni e partecipa costantemente all’ampliamento del concetto di democrazia.
Ma quali sono le competenze dei mestieri digitali necessarie al giorno d'oggi? Per orientarsi facilmente nel mondo del lavoro digitale sono necessarie le cosiddette digital skill, cioè le abilità e le competenze digitali, divisibili in due categorie: hard skill, cioè quelle relative alla conoscenza delle basi del digitale e dell'informatica, e soft skill, cioè le attitudini personali nell’utilizzo degli strumenti digitali.
Secondo il World Economic Forum per lavorare nella quarta rivoluzione industriale, quella del digitale che stiamo vivendo, sono necessarie diverse skill: le tre più importanti sono la capacità di risolvere problemi con strumenti complessi, utilizzando i tool digitali più avanzati, il pensiero critico, per separare le informazioni vere da quelle false e quelle utili da quelle inutili, e la creatività, per rompere con la tradizione e cercare sempre nuove soluzioni innovative.
Con il tempo si sono evidenziate però anche due discontinuità: la contrazione del go-to market, il tempo di uscita sul mercato, grazie allo sviluppo di strumenti per automatizzare processi ispirati dal metodo Agile, secondo il quale bisogna ripetere alcuni passaggi per ottenere un buon risultato (uscire sul mercato, misurare la performance, modificarla in base ai dati raccolti, uscire nuovamente sul mercato) e il non-perfezionismo, dovuto ai tool in grado di raccogliere sterminate quantità di dati nel processo di sviluppo di un prodotto e che rendono necessari continui A/B testing.