Nel cuore pulsante di Dublino, in una famiglia dove la diversità religiosa tra cattolicesimo e protestantesimo conviveva sotto lo stesso tetto, nasceva nel 1960 Paul David Hewson, che il mondo avrebbe conosciuto come Bono. La sua infanzia, segnata da questa dualità culturale e spirituale, ha gettato le fondamenta di un percorso che avrebbe abbracciato l'inclusione e la comprensione per tutta la sua carriera sino ai giorni nostri. Cresciuto in un quartiere di Dublino chiamato Finglas, un'area caratterizzata da una vibrante mescolanza di culture e classi sociali, Bono fu immerso sin dall’infanzia in un mondo di contrasti. Nonostante il poco interesse per la scuola, il giovane Paul sviluppò un interesse precoce per la poesia e la letteratura, influenzato dalla vivace scena artistica dublinese. Ma il suo vero amore iniziò ben presto a essere la musica, vero e proprio rifugio e forma di espressione vitale per il giovane Bono, che ascoltava avidamente gli album di artisti come The Beatles e Bob Dylan, ma anche dei Ramones e di David Bowie: tutte band e artisti che sarebbero diventati importanti influenze nella sua carriera musicale.
La precoce perdita della madre quando aveva solo 14 anni lasciò un vuoto incolmabile che si rifletté profondamente nella sua musica e nei testi. Canzoni come Iris (Hold Me Close), uscita negli ultimi anni, e I Will Follow dall’album di debutto degli U2 Boy del 1980, riflettono questo senso di perdita e ricerca. Questo dolore, unito alla turbolenta realtà degli anni '70 in Irlanda, segnati da conflitti politici e sociali, contribuì a plasmare la sua visione del mondo e la sua arte, come testimoniato dalla famosa Sunday Bloody Sunday. I conflitti politici e religiosi irlandesi lo toccarono molto da vicino: appena adolescente scampò per caso a una bomba che distrusse il suo negozio di dischi preferito nel centro di Dublino, uccidendo padre e fratello del suo migliore amico.
L'adolescenza di Bono fu una miscela di ricerca artistica e scoperta di sé. Dopo un inizio educativo non particolarmente brillante, venne trasferito alla Mount Temple Comprehensive School, dove era favorita una cultura di apertura e creatività. Fu in questo contesto che Bono iniziò a formare la sua identità artistica, scrivendo i primi testi e partecipando a piccole band scolastiche. E fu qui che incontrò Alison Stewart, che sarebbe diventata sua moglie, e gli altri futuri membri degli U2: David Evans (meglio conosciuto come The Edge), Adam Clayton e Larry Mullen Jr. Il loro incontro, avvenuto grazie a un annuncio su una bacheca scolastica messo da Larry, non fu solo la formazione di una band, ma l'inizio di un viaggio condiviso che avrebbe cambiato il panorama della musica moderna. In aggiunta all'ambiente vivace a scuola, Bono crebbe in un quartiere fortunato per musica e arte. Il suo migliore amico era Guggi, fondatore della band di musica sperimentale Virgin Prunes e pittore di fama internazionale; fu proprio lui a forgiare il nome Bono Vox.
La nascita degli U2 dopo l'incontro dei membri fu caratterizzata da un intenso desiderio di esprimere qualcosa di nuovo e di autentico. La loro musica iniziale era grezza, emotiva e sperimentale, riflettendo l'energia e l'ansia della gioventù e forti influenze dall'ambiente punk e post-punk dublinese e internazionale. I primi brani e le prime esibizioni dal vivo erano carichi di un crudo entusiasmo, ma anche di una certa ingenuità. Tuttavia, la chimica tra i membri era innegabile, e il loro impegno comune per la musica era evidente. Bono, in particolare, emergeva come una voce unica. Le sue performance erano cariche di passione e presenza scenica, e i suoi testi, anche se ancora grezzi, dimostravano una profonda sensibilità e una capacità di esprimere emozioni complesse. La sua capacità di collegare le esperienze personali con temi più ampi come l'amore, la perdita, la fede e la speranza divenne il marchio di fabbrica del suo stile di scrittura, nonché l’origine di molti attacchi personali da parte di chi vede l’impiego di questi temi nella musica come una strumentalizzazione bella e buona. Canzoni come Out of Control, scritta il giorno del suo diciottesimo compleanno, riflettono questa fusione di passione personale e consapevolezza sociale. Durante questi anni formativi, la band si sforzò di trovare il proprio suono, passando da influenze punk a sonorità più melodiche e atmosferiche. Questa ricerca li portò a sperimentare e a evolvere, ma sempre rimanendo fedeli al loro nucleo emotivo e ai valori che avevano fissato fin dall'inizio: autenticità, passione e unità.