Teaching with AI

Proprio com’è successo con Internet, anche l’intelligenza artificiale trasformerà profondamente le nostre vite. Ma se il Word Wide Web ha rivoluzionato il nostro rapporto con la conoscenza e l’informazione, l’AI andrà a ridefinire il modo in cui pensiamo. Però, prima di analizzare nel dettaglio come questo accadrà, è importante capire alcuni punti chiave dello sviluppo dell’AI.

Il termine “intelligenza artificiale” nasce nel 1956. A quell’epoca ci si riferiva a una serie di sistemi logici in grado di anticipare scenari diversi utilizzando delle “regole” programmate. Questi sistemi non imparavano da soli, cioè non miglioravano con l’aumento delle iterazioni. Per aggiungere nuove funzionalità, bisognava programmarle. Nel 1959, Arthur Samuel conia il termine machine learning (in italiano, apprendimento automatico) per descrivere degli algoritmi statistici che aveva creato per giocare a dama, capaci di generalizzare e di imparare da soli nuove soluzioni, oltre a quelle presenti nel proprio database. Negli anni Novanta il machine learning diventa centrale negli studi sull’intelligenza artificiale, grazie ai progressi tecnologici che hanno reso possibile gestire più memoria e grandi insiemi di dati. Una data storica di questo periodo è il 1997, quando il programma Deep Blue creato da IBM riesce a battere il campione di scacchi Garry Kasparov.