Esistono persone che hanno delle difficoltà ad organizzare delle attività in modo funzionale. Qualcuno è un eterno procrastinatore o è sopraffatto da ciò che accade nella propria vita, e per questo è senza energie.
Molte donne soffrono della crisi post-partum, come KC Davies, dopo la nascita della sua secondogenita. In certi casi non è la voglia di fare le cose che manca ma sarebbe più utile chiedere un aiuto per far fronte alle incombenze.
Nel caso delle neomamme non riguarda solo le pulizie ma far entrare nella routine della propria famiglia la cura di un neonato, magari di una sorellina o fratellino già presente, incluso il grande carico emotivo di tenere tutto in equilibrio.
Crearsi una rete di aiuto può sembrare la soluzione più efficace, come fece del resto KC Davies ma poi fu dichiarato il lockdown per via del Covid-19. I confini della casa sembravano stringersi ogni giorno di più intorno a lei, soffocandola tra due bambini piccoli da crescere e, ovviamente, una casa da tenere pulita.
È stato così che, sopraffatta e senza motivazione, per ben sette mesi non ha più piegato una singola maglietta, lasciando che le pile di piatti sporchi la etichettassero come una brutta persona.
Vi sono, inoltre, persone che nella vita concreta di tutti i giorni hanno difficoltà a programmare ed eseguire delle azioni funzionali, come ad esempio le pulizie domestiche. Si tratta, ad esempio, delle persone neurodivergenti, cioè chi è affetto da disturbi dello sviluppo neurologico come: autismo, Sindrome di Asperger, dislessia o iperattività.
Non dimentichiamoci, infine, dei perfezionisti. Per loro mai nulla sarà abbastanza. Anche quando la pulizia in casa diventerà un’ossessione e sarà realmente tutto più che in ordine, non si riterranno mai bravi al punto giusto.