Le prime menzioni alla scrittura segreta risalgono ai tempi di Erodoto che, nelle sue Storie, racconta come fosse stato proprio un messaggio segreto a salvare la Grecia dai dispotici Persiani nel V secolo a.C.
Demarato, generale dell’esercito persiano ma greco di nascita, aveva ancora lealtà verso il suo Paese e aveva quindi avvertito i generali spartani dell’attacco a sorpresa da parte dei persiani, inviando un messaggio inciso su una tavoletta di legno e nascosto da uno strato di cera.
La tecnica della comunicazione segreta tramite l’occultamento del messaggio si chiama steganografia, dal greco steganos (“coperto”) e graphein (“scrittura”). Da Erodoto a oggi, diverse forme ne sono state usate nel mondo. La longevità della steganografia ne dimostra un certo grado di sicurezza, ma questo tipo di comunicazione segreta ha una grossa debolezza: se il messaggio è attivamente cercato e le tecniche di copertura sono note, non ci vuole molto a scoprire il messaggio. In altre parole, l’intercettazione del messaggio ne compromette immediatamente la sicurezza.
Per questo motivo, in parallelo alla steganografia si sviluppa la crittografia (in greco, kryptos significa “nascosto”). Lo scopo della crittografia non è quello di celare l’esistenza di un messaggio, bensì di nascondere il suo significato; questo processo è noto come criptazione. Con essa, il messaggio viene reso incomprensibile tramite una codificazione, che segue un protocollo accordato tra chi invia e chi riceve il messaggio. Il vantaggio della crittografia consiste nel fatto che, se il nemico intercetta il messaggio, esso appare illeggibile a chi non ne conosca il protocollo di decodifica.
La crittografia può essere divisa in due rami: la trasposizione, in cui ogni lettera mantiene la sua identità ma cambia la sua posizione, e la sostituzione, in cui ogni lettera mantiene la sua posizione ma cambia la sua identità.
Nella trasposizione, le lettere del messaggio sono semplicemente mescolate dando luogo a un anagramma; più parole e frasi sono contenute nel messaggio, più è difficile risistemare le lettere per dare un senso compiuto alle parole. Se l’anagramma è eseguito in modo casuale, è impossibile da decifrare per il nemico, ma anche per il ricevente del messaggio; la trasposizione deve quindi seguire un sistema precedentemente accordato che, in quanto tale, potrebbe però essere più facilmente scoperto dal nemico.
Nella sostituzione, ogni lettera del messaggio viene sostituita con una lettera diversa, secondo sistemi pre-concordati, al fine di produrre un testo cifrato. Con “messaggio cifrato”, intendiamo in generale qualsiasi forma di sostituzione crittografica in cui ogni lettera viene sostituita con un’altra lettera o con un simbolo. Sostituendo le 26 lettere dell’alfabeto con altrettante, si possono creare miliardi di messaggi cifrati diversi; una volta che la chiave del testo cifrato è stata accordata tra le due parti, quindi, è praticamente impossibile decifrare il messaggio a meno che non si entri in possesso della chiave.