The Lightmaker's Manifesto

Nel periodo in cui lavorava come avvocato d’impresa, Karen ebbe uno scontro durissimo con un collega. Sono cose che capitano, lo sappiamo tutti. Eppure per Karen quell’evento fu particolarmente traumatico perché le aprì gli occhi sulla dura verità: non le importava abbastanza del suo lavoro per riuscire a sopportare cose simili. Fra l’altro, divenuta ormai consapevole degli effetti dell’estrazione petrolifera sul cambiamento climatico, sentiva che il proprio lavoro non valeva la pena ed era giunto il momento di dedicarsi ad altro. Il mondo della fotografia le sembrò il settore migliore in cui cimentarsi passando da amatrice a professionista. Già in passato aveva pubblicato una raccolta fotografica che aveva avuto anche un certo successo. Non le restava che iniziare a prestare i suoi servizi a pagamento.

Le vicissitudini della vita portano su strade inaspettate: è quello che successe a Karen Walrond quando venne invitata a visitare il Kenya assieme ad un gruppo di altri giornalisti per conto di ONE Campaign, una ONG fondata dal cantante degli U2, Bono. Il compito degli invitati e lo scopo del viaggio sarebbe stato quello di creare consapevolezza e attenzione sui temi della ONG per svegliare le coscienze americane e sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso l’uso di immagini di grande bellezza, senza scioccare con dolore e scene raccapriccianti. Karen si rese conto in questo viaggio che anche nelle realtà più tremende ci sono immagini di bellezza e fece del suo meglio per catturarle tutte quante con la sua macchina fotografica. Scoprì che svolgere questo lavoro coniugava la sua passione per la fotografia con il desiderio di un mondo migliore, dandole al tempo stesso una gioia incredibile.