The Mytical Man-Month è uno di quei libri che con il corso del tempo diventano vere e proprie opere di culto. Pubblicato nel 1975, descrive in maniera lungimirante le sfide, le complessità e le procedure che stavano segnando il progresso nel campo dell’ingegneria informatica in quegli anni.
Erano gli anni dell’IBM, un'azienda unica nel panorama mondiale. All’avanguardia come forse nessuna e perciò in procinto di fare la storia. Frederick Phillips Brooks, l’autore, lavorava proprio all’IBM quando guidò il suo team verso la creazione del System/360, una famiglia di mainframe che divenne la capostipite di tantissimi supercomputer sviluppati nei successivi anni. L’esperienza fu per lui segnante, dal punto di vista umano e professionale, e lo catapultò in pochi anni nell’olimpo dei grandi nomi dell’informatica.
The Mythical Man-Month è un resoconto della sua carriera in versione saggistica, dove in ogni capitolo vengono trattati i principali quesiti teorici e pratici che ha dovuto affrontare sul campo, con particolare attenzione per la programmazione di software e la gestione di gruppi di lavoro. Molto è cambiato dalla pubblicazione del testo e il panorama tecnologico è lontano anni luce da quel periodo in cui i computer riempivano intere stanze con la loro strumentazione, ed erano accessibili solo a grandi aziende e governi. Alcuni spunti presentati da Brooks hanno perso splendore, fascino o persino valore. Tuttavia molti si sono rivelati essere solide intuizioni che possono tornare utili a tutti coloro che lavorano nel settore o intendono farlo in futuro. Il suo pensiero circa il rapporto tra divisione di lavoro e performance, le modalità decisionali per lo sviluppo di un prodotto e l’essenza di quello che è il mestiere del programmatore è supportato infatti da tanti dati, presentati proprio nel corso dei capitoli.