The Resilience Project è il risultato di due esperienze che hanno segnato la vita di Hugh Van Cuylenburg. La prima è un evento drammatico che coinvolge l’autore in prima persona e riguarda la malattia che colpisce la sorella dodicenne. Per quattro lunghi anni Georgia soffre di anoressia nervosa, sconvolgendo completamente l’armonia e l’equilibrio familiare. Una famiglia modello, due genitori affettuosi e attenti e tre figli allegri e sensibili che improvvisamente si ritrovano catapultati in un inferno. La seconda esperienza significativa nella vita di Hugh van Cuylenburg riguarda i mesi che trascorre nel 2008 in un paesino sperduto nel nord dell’India, insegnando inglese come volontario. Senza acqua corrente, né elettricità, né tantomeno comodi letti in cui dormire, i ragazzini che frequentano questa piccola scuola hanno tutti un tratto che li contraddistingue: sono felici! Com’è possibile che un gruppo di ragazzini che non hanno praticamente nulla siano ogni giorno così allegri e radiosi? Come può essere invece che una ragazzina, cresciuta in una famiglia premurosa, in una realtà ricca e moderna, che frequenta una delle migliori scuole della città, abbia potuto soffrire per quattro lunghi anni di una malattia nervosa? The Resilience Project nasce dal bisogno di rispondere a questi interrogativi.